“Dopo poco più di un anno di lavoro – si legge nella nota – il governo Meloni è riuscito a ridurre sensibilmente lo stock dei provvedimenti attuativi da adottare, portandolo alla data del 22 novembre 2023 a quota 416. Si tratta del valore più basso mai raggiunto, mettendo a confronto gli stock ‘fotografati’ a tredici mesi dall’inizio dell’attività dei diversi esecutivi che si sono succeduti da quando è in uso l’attuale metodologia di rilevazione (2013)”. Si tratta di un risultato molto importante, poiché i decreti attuativi sono quegli atti necessari a rendere concreto quanto prescritto da una legge precedentemente approvata, che in loro assenza rischia di rimanere inattuata.
Dai dati della piattaforma Monitor risultano adottati dall’attuale governo 342 provvedimenti complessivi, che hanno assicurato la messa a terra di numerose misure a favore di cittadini e imprese, consentendo l’utilizzo di risorse per circa 14 miliardi di euro. “Alla significativa attività di riduzione dell’arretrato – si legge ancora – il governo Meloni ha unito il ricorso sempre più frequente a norme autoapplicative, che non necessitano quindi di provvedimenti attuativi, come è ben evidente anche nel ddl Bilancio 2024″.