I bambini rimasti uccisi o feriti in Afghanistan, solo nel 2011 sono 1.756, una media pari a 4,8 bambini al giorno, e 316 i minori di 18 anni reclutati dalle parti in conflitto, nella maggior parte dei casi dai gruppi armati d`opposizione. E’ quanto si legge in un rapporto mondiale sui bambini e i conflitti armati diffuso dal Segretario Generale della Nazioni Unite, Ban Ki Moon. Rilanciato oggi dall’Unicef, l’agenzia dell’Onu si è detta “profondamente preoccupata per questa tendenza e rinnova il suo invito a tutte le parti in conflitto a garantire protezione ai bambini, in ogni momento, e a rispettare il diritto umanitario internazionale”. “La morte o il ferimento di ogni singolo bambino è una tragedia. Questo livello di sofferenze evitabili dei bambini è semplicemente inaccettabile – ha dichiarato il Vice Rappresentante dell`Unicef in Afghanistan, Vidhya Ganesh – è assolutamente necessario che tutte le parti in conflitto facciano il possibile, adesso, per proteggere la vita e i diritti di base di ogni bambino dell`Afghanistan”. I gruppi armati afgani hanno anche fatto ricorso ai bambini per attacchi suicidi, per posizionare ordigni esplosivi e per portare viveri. L`Unicef ha quindi esortato tutti i gruppi armati di opposizione a fermare il reclutamento di bambini e/o giovani al di sotto dei 18 anni di età e ha invitato il governo dell`Afghanistan ad assicurare che il Piano di azione venga attuato per fermare e prevenire il reclutamento di minorenni nelle Forze di sicurezza nazionali afgane.
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