Elezioni europee, Salvini raduna sovranisti a Firenze

Il meeting sovranista a Firenze organizzato per domenica 3 dicembre e guidato da Matteo Salvini, è al centro dell’attenzione politica e sociale. Il Ministro delle Infrastrutture e segretario della Lega riunisce i leader sovranisti europei alla Fortezza da Basso per discutere del ruolo dell’Europa. Un’iniziativa che è stata già segnata da polemiche con il centrosinistra e il sindaco Dario Nardella, con la richiesta di esporre bandiere europee come risposta al meeting che ha generato tensioni.

Presenti i rappresentanti di 12 delegazioni straniere: dall’Afd tedesca con Tino Chrupalla al belga Gerolf Annemans, considerato leader di destra in grande ascesa, fino ai partiti dei Paesi dell’Est. Assenti Marine Le Pen e il leader sovranista olandese Geert Wilders che hanno mandato dei videomessaggi. Ci sono inoltre i ministri della Lega,  i governatori e i sindaci del partito. George Simion, Presidente Aur (Allenaza per l’unione dei romeni), ha fatto sapere che va a Firenze ma senza partecipare alla manifestazione: l’obiettivo è parlare con Matteo Salvini per riunire le destre in Europa ed escludere i socialisti.

Il leader sovranista olandese Geert Wilders ha dato forfait alla reunion dei partiti alleati della Lega in Europa perché impegnato nelle trattative esplorative per un nuovo governo in Olanda, ha fatto sapere il suo partito. Ma non manca chi, tra le righe del dietrofront, intravede il segno di un pressing riuscito: quello messo in atto a Bruxelles perché Wilders evitasse di trovarsi a una manifestazione insieme a chi contesta duramente l’Europa, proprio nei giorni della faticosissima fase della formazione del governo in patria. Avrebbero vinto le ragioni di opportunità.

‘La Commissione europea agisce contro i nostri popoli, contro le nostre libertà – ha detto Le Pen nel suo videomessaggio – Questa nebbia tecnocratica che è diventata l’Unione europea non riconosce gli uomini come ricchi eredi di una storia come degli attori di un progresso sociale, ambientale ma come merci, come consumatori intercambiabili, senza radici e senza frontiere. Un vero modello di annientamento dell’identità dei popoli il cui carburante si chiama immigrazione. La posta in gioco per noi è restituire il potere al popolo” in Europa, perché “siamo movimenti di resistenza democratica e patriottica di fronte a una struttura burocratica dominante, di fronte a un potere arbitrario”, ha proseguito Le Pen. “Nel momento in cui la Ue si appresta a cambiare e semplificare il patto per l’immigrazione – ha aggiunto -, dobbiamo mnobilitarci urgentemente in tutti i paesi d’Europa. Per la signora Von Der Leyen l’immigrazione non è un problema, ma è un progetto. Se non facciamo niente, lasceremo che Bruxelles governi a discapito della vita dei popoli europei’.

‘Il mio invito ad esporre bandiere dell’Europa non può essere considerato una minaccia o un fatto violento o irrispettoso’, ha dichiarato il Sindaco: ‘Firenze è una città aperta ed accogliente è giusto far manifestare a chiunque il proprio pensiero, noi non siamo d’accordo con l’idea dei sovranisti di un Europa da smantellare, di un nazionalismo violento da affermare come principio fondamentale’. Nel frattempo, una bandiera dell’Europa è stata posta alla base del David di fronte a Palazzo Vecchio.

Riunendo i leader dei partiti sovranisti di vari Paesi, l’evento nasce come momento di discussione sul ruolo dell’Europa e un’opportunità per consolidare legami politici nell’area di destra.

In risposta al meeting sono state organizzate, inoltre, diverse contromanifestazioni, tra cui una della galassia anarchica nel pomeriggio. La coincidenza con la partita Fiorentina – Salernitana alle 15 aggiunge una sfida supplementare per la sorveglianza dell’ordine pubblico.

La giornata inizia alle 9.30 con l’arrivo degli ospiti alla Fortezza da Basso, fra i quali si nota l’assenza annunciata e significativa di Marine Le Pen e Geert Wilders. Alle 10, iniziano le contromanifestazioni della sinistra con tre appuntamenti in luoghi simbolici di odio fascista a Firenze.

Alle 11 ufficialmente prende il via il meeting sovranista con gli interventi dei vari ospiti sul palco. Le tre manifestazioni di sinistra convergono alle 11.30 a piazzale Michelangelo per esprimere una visione di comunità basata su libertà, diritti e tolleranza.

Alle 15 scatta un’altra manifestazione organizzata dagli antagonisti e dai centri sociali con ritrovo a Porta al Prato. Il corteo si dirige verso piazza Indipendenza. Il sindaco Nardella, anticipando possibili tensioni, ha lanciato un appello contro “atteggiamenti di intolleranza e violenza”.

‘Salvini ha scelto di stare alla Fortezza da Basso che oggi è Debolezza da Basso perché non c’è nessuno, gli hanno dato il bidone in tanti, povero Salvini. Se si occupasse un po’ più di treni, o forse è meglio di no…’, così Matteo Renzi nel suo intervento all’assemblea nazionale di Italia Viva in corso a Roma ‘sfotte’ il vicepremier e ministro dei Trasporti: ‘I treni in ritardo da Firenze vedono alcuni dei nostri fermi a Orvieto da un’ora. Al governo di destra una cosa chiedevamo: che i treni arrivassero in orario, come quando c’era lui. Ma da quando c’è Salvini è una disgrazia nazionale la situazione. Ma nel frattempo il buon Salvini riunisce i sovranisti a Firenze, ha scelto la città giusta: l’unica città che è per definizione città universale, i fiorentini i soldi li hanno fatti grazie alla globalizzazione’.

Video correlato: I sovranisti Ue riuniti a Firenze, tensioni in città (Mediaset)

‘Oggi ho ascoltato amiche e amici di paesi diversi, con culture diverse. Identità e democrazia è un’unione tra diversi. Penso che la giornata di oggi sia storica, perché oggi può vedere la luce il Rinascimento dell’Europa che sarà fondato sul lavoro e diritti. Gli europei avranno una scelta, da una parte la libertà dall’altra la paura, da una parte i diritti e il lavoro, dall’altra l’estremismo’,  così il leader della Lega Matteo Salvini intervenendo all’evento Free Europe organizzato a Firenze.

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