Atreju, Arianna Meloni: ‘E’ un nuovo inizio, mia sorella mi ha commosso’

Arianna Meloni, capo della segreteria politica di Fdi. ‘Non segretaria’, ci tiene, ‘guido uno delle decine di dipartimenti del partito’. Quest’anno ci siamo superati’, dice guardando al villaggio di Atreju. , particolarmente suggestivo. Ma perché non l’abbiamo fatta sempre qui la festa? Forse non ci autorizzavano? Tanta strada. Vittorie inaspettate, fratelli che non ci sono più. Ma il cuore è lo stesso di sempre. Siamo tutti militanti che hanno iniziato a fare politica trenta anni fa. Volevamo cambiare le cose, rimboccarci le maniche. Senza cercare medaglie, galloni. Nessuno di noi pensava a diventare, consigliere, assessore, ministro. Mi viene da ridere’.

Racconta di aver mosso i primi passi nella comunità della destra romana nel ’92, come Giorgia. Era l’epoca di tangentopoli e delle stragi di mafia. Me la ricordo bene. Ho perfino guidato un camion nelle stradine vicino a piazza Vittorio carico di tubi e altro da scaricare nel parco di Colle Oppio. Facevamo tutto da soli. E anche oggi se serve facciamo ‘gli operai’. Ci sono in tutta Italia centinaia di ottimi dirigenti, amministratori, assessori che si sono rimboccati le maniche tanti anni fa. Poi siamo cresciuti fino a guidare il governo della nazione, perché quando si lavora senza sosta poi i risultati arrivano. Sia chiaro però: questo è un punto di partenza. Oggi siamo di fronte a un nuovo inizio. Abbiamo sfidato il nichilismo, l’indifferenza, il riflusso. E siamo arrivati fino a qui. Ma per restituire l’orgoglio nazionale a questa Italia. Oggi siamo più concentrati che mai. Pronti a rimboccarci le maniche più di prima. E non è tutto in discesa. Questa missione ha un costo esistenziale e personale alto. Ma è un prezzo che sono disposta a pagare perché la posta in gioco è troppo alta. Mi sono emozionata non tanto per il ringraziamento personale che ha fatto Giorgia. Ma perché ho visto mia sorella soddisfatta del lavoro che era stato fatto ad Atreju. Mi sono emozionata perché abbiamo tutti lavorato tanto. E lei dopo tutti i sacrifici che ha fatto, ha capito che non è sola. Questo la rende felice e commossa’.

‘Grazie a tutti quelli che si sono fatti il mazzo a via della Scrofa per la kermesse di Atreju, compresa Arianna’. Così la premier aveva scandito dal palco, parlando di un’edizione ‘senza precedenti, migliore di quando la organizzavo io’.

Sarà candidata alle europee?, le chiedono i cronisti:  ‘Preferisco stare dietro le quinte perché credo sia più utile così. Poi è chiaro che sono un soldato. Quindi faccio sempre quello che mi si dice. Ma decisamente no, penso che il mio ruolo sia molto più utile così’, risponde Arianna Meloni.

Arrivano le cifre e i primi bilanci resi noti da Giovanni Donzelli, deputato e responsabile organizzazione di Fratelli d’Italia. ‘Trentamila presenze nei quattro giorni di manifestazione.  44 confronti con 244 personaggi nazionali ed internazionali ospitati nei 5 mila metri quadri di festa allestita fra aree dibattiti e stampa. Oltre mille giornalisti accreditati, mostre e villaggio di Natale con 32 casette. 16 associazioni di volontariato e una pista di pattinaggio frequentata in questi giorni da 2 mila persone fra adulti e bambini. Il più grande ringraziamento va ai 500 volontari, per lo più militanti di Gioventù nazionale, che con il loro impagabile e incessante lavoro hanno consentito il successo di partecipazione alla manifestazione’.

La commozione alla fine ha contagiato tutti. L’inno di Mameli, Giorgia Meloni indossa la felpa blu elettrico con la scritta ’volontario’ stampata dietro, tra decine e decine di giovani di Fdi. Ne bacia alcuni, dispensa sorrisi a tutti e si commuove, tra i ragazzi di Fdi. Un gesto di ringraziamento, quello del premier, che testimonia la sua vicinanza a tutti i volontari che hanno lavorato a questa kermesse per diversi giorni. Sì, ha ragione Arianna Meloni: Giorgia non è sola. E, consapevole di non esserlo, ha potuto concludere così un passaggio del suo discorso che tanto sta mandando in tilt oppositori e sinistra: ‘Spesso mi dicono ‘non mollare’.  Io sono molto più resistente di quanto i miei avversari si aspettino: vedremo chi arriverà alla fine. Solo gli italiani possono deciderlo. Finché ci siete voi, il popolo italiano, non c’è verso di liberarsi di me. Non lasciatemi sola. In vita mia non sono scappata mai e non intendo farlo ora’.  che hanno emozionato la platea.

Circa redazione

Riprova

Elly Schlein, tra immigrazione e assoluzione di Salvini per Open Arms: ‘La nostra sarà un’opposizione dura’

La sentenza di assoluzione per Matteo Salvini, emessa dal tribunale di Palermo con la formula …

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com