Quella che ha prospettato un possibile patto politico tra Partito democratico e Sud chiama Nord di Cateno De Luca e Pd in Sicilia è in fase corrente alternata. Cateno De Luca insiste sull’idea di un progetto con Pd e M5S alternativo al centrodestra in ambito regionale: “Non ci interessa la coalizione dei contro. Dobbiamo avere la capacità di elaborare un progetto di governo, che deve acquisire credibilità. La mia eventuale candidatura alla presidenza della Regione viene dopo. Le ammucchiate contro non ci interessano. L’importante è il progetto e vedremo chi ci starà oltre i cosiddetti steccati ideologici. Le destre stanno ammazzando la Sicilia e il sistema Italia. Abbiamo il dovere di fare qualcosa e abbiamo dimostrato che siamo uomini e donne di governo. Non siamo oppositori di professione, che amano abbaiare alla luna e stanno comodamente all’opposizione. Abbiamo pezzi della politica che stanno da 20 o 30 anni nelle aule parlamentari per vivere di rendita”.
Tra il Pd e il Movimento Sud chiama nord si dialoga in vista dei prossimi appuntamenti elettorali, in primis le Europee. Un dialogo aperto con tutto il fronte dell’opposizione all’Ars che ha lavorato congiuntamente in occasione dell’approvazione della Legge di Stabilita (Pd, ScN e M5S). Una ipotesi che irrita la base democratica, in particolare quella messinese. In questo contesto si inserisce la voce, sempre più insistente, di una candidatura di Cateno De Luca e del suo delfino Danilo Lo Giudice, coordinatore regionale di Sud chiama Nord, insieme al Pd in vista delle Europee del 9 giugno prossimo. De Luca non ha mai smentito di aver mandato “Lo Giudice in avanscoperta per approfondire il dialogo aperto col Pd. Mentre il deputato regionale La Vardera è più propenso a discutere con i pentastellati”. Non ne fa un mistero il leader di Sud chiama Nord e lo ha rimarcato anche in occasione della presentazione del suo libro “Non tutto è successo”.
Per il capogruppo Pd all’Ars Michele Catanzaro presentarsi da soli alle prossime elezioni sarebbe impensabile. I dem a Messina, dove il partito è retto da un Coordinamento in attesa del Congresso che dovrebbe celebrarsi il prossimo mese tuonano: “Cateno De Luca con il Pd è incompatibile”.
Quel che appare certo è che la partita in vista delle Europee è di fatto iniziata. In ballo ci sono otto seggi, quelli del Collegio delle Isole. E’ stata avviata anche la fase dei sondaggi, commissionati da più parti. De Luca continua a parlare di “un progetto politico da proiettare a livello nazione” del quale lui sarebbe il perno. In attesa di sondaggi più nitidi, proseguono le trattative.