«L’articolato è privo di misure per contrastare i cambiamenti climatici. Il governo non ha una politica energetica ragionata ed efficace». L’ha affermato nell’aula di Palazzo Madama il senatore Nicola Irto, segretario del Pd calabrese, nel suo intervento sul decreto Energia. ««Nel provvedimento – ha sottolineato il parlamentare – non vengono considerate le micro, piccole e medie imprese, che invece meritavano misure concrete. Non solo, il governo ha dimenticato le famiglie e non ha messo in campo una politica industriale». «Nel decreto – ha proseguito Irto – si permettono nuove trivellazioni anche in aree già vietate per ragioni ambientali e di sicurezza. Riguardo all’individuazione del Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi, il provvedimento introduce le autocandidature dei Comuni perfino in aree ritenute finora inidonee per motivi scientifici. Insomma, un pericoloso “liberi tutti”». Il senatore dem, che ha annunciato voto contrario sul decreto Energia, ha lamentato che sono state bocciate tutte le proposte del Pd di aiuto delle comunità colpite dalle alluvioni dello scorso novembre, a riprova che all’Esecutivo «interessa soltanto il fumo mediatico». Inoltre, ha precisato il senatore, il governo non ha «messo un centesimo sul Fondo per il clima, già decurtato di 280 milioni», né ha previsto «compensazioni locali per le trivellazioni, alla faccia dell’autonomia territoriale che sbandiera quando torna comodo». «Complimenti per la vostra allergia al confronto parlamentare; per la vostra sfacciataggine politica; per la vostra arte dell’arrangiarvi. Complimenti – ha detto Irto alla maggioranza di centrodestra – per la vostra mancanza di visione e prospettiva; per la vostra insensibilità rispetto alla condizione delle imprese, delle famiglie, degli alluvionati e dei consumatori».
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