Regionali in Sardegna, il programma di governo di Alessandra Todde

Alessandra Todde ha vinto le elezioni Regionali in Sardegna sostenuta da M5S, Pd e da una coalizione di centro-sinistra. La vittoria della prima presidente donna della Sardegna arriva dopo un acceso testa a testa con l’avversario Paolo Truzzu. Sono 10 i punti del programma elettorale di Alessandra Todde e sono in linea con quanto espresso dalle sinistre a livello nazionale: transizione ecologica, medicina territoriale, giustizia sociale e solidarietà, inclusione lavorativa, misure di sostegno contro la povertà e valorizzazione del patrimonio culturale.

Alle elezioni Regionali sarde Alessandra Todde è stata sostenuta da una coalizione composta da M5S, Demos, Progressisti, Partito socialista italiano, Sinistra Futura, Fortza Paris, Pd, Orizzonte Comune, Uniti per Alessandra Todde, Alleanza Verdi e Sinistra.

Sanità e Salute

Sul fronte della Sanità, la Sardegna vive in piccolo quanto sofferto dal Servizio sanitario nazionale ovvero scarsità di fondi, carenza di personale medico e infermieristico e una impari distribuzione delle risorse umane. Il programma di Alessandra Todde passa attraverso l’efficientamento dell’organizzazione del sistema sanitario regionale, da attuarsi tramite finanziamento e razionalizzazione della spesa. Prevista poi l’implementazione della medicina territoriale e della telemedicina, anche a sostegno delle aree più distanti dai presidi ospedalieri.

Politiche sociali

L’obiettivo è quello di implementare la lotta alla povertà e all’emarginazione in una delle regioni che soffrono per il più alto numero di disoccupati e di lavoratori a basso reddito. Todde intende lavorare su un doppio binario, affiancando sostegni immediati a misure a medio termine. Fra le idee sul tavolo ci sono sostegni ai genitori (soprattutto per le famiglie con figli piccolissimi), politiche per il sostegno abitativo, edilizia sociale e accesso ai servizi essenziali, come assistenza sanitaria e istruzione. Spazio anche alla prevenzione del disagio giovanile, con misure a sostegno della socializzazione dei più piccoli come le politiche sportive. La Regione punterà anche a creare una rete sociale tramite la banca del tempo e altre iniziative.

Lavoro

Il primo obiettivo di Alessandra Todde è invertire la fuga dei cervelli e delle braccia: più di ogni altra, la Sardegna è la regione che soffre per lo spopolamento giovanile a causa della carenza di posti di lavoro. Todde intende puntare sullo sviluppo di posti di lavoro così da fermare l’emorragia sociale e cosi da favorire il rientro dei sardi emigrati nelle altre regioni italiane e all’estero. L’obiettivo è quello di creare le condizioni per lo sviluppo lavorativo, colmare il gap fra domanda e offerta e contrastare il lavoro precario e il lavoro povero. L’orientamento dei giovani, fin dagli anni della scuola dell’obbligo, è uno degli assi da giocare per raggiungere l’obiettivo.

Cultura

Todde intende agire riformando l’istruzione scolastica e implementando le proposte culturali. Verrà rivista la rete scolastica, sulla base di parametri che tengano conto della densità abitativa e delle infrastrutture. Verrà creato un osservatorio a contrasto della dispersione scolastica. Verrà fornito sostegno agli insegnanti contro il fenomeno del burnout. Verranno potenziate le risorse per il diritto allo studio, per garantire l’istruzione ai meritevoli privi di mezzi. I programmi scolastici verranno rivisti nell’ottica di aumentare il dialogo interculturale e multiculturale, la democrazia e i diritti. Sarà implementata la rete di asili nido e verranno create occasioni culturali di interazione. Todde intende anche agire a livello dell’edilizia scolastica. Un occhio di riguardo verrà riservato alla valorizzazione della lingua sarda, agli usi e alle tradizioni del territorio e al patrimonio culturale della Regione.

Territorio

Alessandra Todde intende governare il territorio dando piena applicazione allo Statuto autonomistico sardo e alla riforma del Titolo V della Costituzione che delega parte delle competenze agli enti territoriali. L’obiettivo è realizzare una nuova legge quadro sul governo del territorio, progettare una rigenerazione urbana, ottimizzare l’utilizzazione dei beni demaniali e delle servitù e valorizzare il patrimonio archeologico e storico.

Ambiente

L’obiettivo è riconoscere i rischi correlati al cambiamento climatico e spingere la Sardegna a fare la propria parte nell’ambito della transizione ecologica. In Sardegna l’ambiente soffre per diversi flagelli: cicliche invasioni di cavallette, incendi estivi, alluvioni, desertificazione e carenze idriche. Todde intende legiferare per proteggere e valorizzare il patrimonio ambientale e paesaggistico sardo, non esclusivamente in un’ottica di salvaguardia, ma anche in quanto risorse considerate vitali per lo sviluppo dell’Isola. Si interverrà anche nella raccolta e nel trattamento dei rifiuti urbani, partendo da una logica di lotta agli sprechi, riciclo ed economia circolare. Todde spingerà poi l’acceleratore sulla preservazione degli ecosistemi e della conservazione della biodiversità.

Mobilità

L’obiettivo è quello di implementare, in modo razionale, la mobilità sul territorio sia venendo incontro alle esigenze dei cittadini, sia per ridurre l’inquinamento. La sfida di Todde è quella di puntare sulla mobilità sostenibile per rendere i trasporti pubblici e privati efficienti, accessibili e inclusivi, anche tramite il ricorso alla smart mobility e spingendo la cittadinanza a riconsiderare le proprie abitudini. Si prevede anche di implementare la rete ferroviaria, in molti tratti ancora obsoleta, ma anche le interconnessioni marittime.

Tecnologia e transizione energetica

Todde spinge per una Sardegna più moderna e connessa. Il primo step è garantire l’accesso a internet ad alta velocità in tutte le zone della Regione, senza alcuna disparità tra aree urbane e rurali. Con tutti i benefici del caso in merito a lavoro agile, didattica, telemedicina e attrazione dei cosiddetti nomadi digitali.

Quattro sono gli obiettivi: creare uno sviluppo economico diffuso, dare un boost all’occupazione, ridurre la CO2 e riequilibrare lo stato di svantaggio del popolo sardo nel settore energetico, prodotto dalle condizioni di insularità. Todde intende puntare sulle rinnovabili, sul taglio agli sprechi e sull’educazione alla consapevolezza ambientale. Prevista una spinta all’autoconsumo e alla produzione di energia verde fai da te. Previsto il potenziamento del sistema degli accumuli idroelettrici e lo sviluppo di sistemi innovativi di gestione del patrimonio idrico regionale. Previsto, infine, lo sviluppo di un piano sul biometano in Sardegna e di centrali sostenibili.

Sviluppo economico e sociale

Alessandra Todde punta a fare della Sardegna una regione competitiva e attrattiva anche puntando su un turismo alternativo e su un’economia che valorizzi agricoltura, pastorizia, tradizione, innovazione, aree verdi, ospitalità e artigianato. La Regione punterà a sostenere e sviluppare tutte le forme di lavoro e d’impresa in ambito culturale, intellettuale e artistico, anche agendo a livello del credito e dell’assistenza alle imprese. Verrà redatta una legge quadro per lo sviluppo agropastorale e delle risorse rurali. Verrà potenziata la filiera produttiva per promuovere l’economia locale e minimizzare gli sprechi e gli eccessi nella movimentazione delle merci. Un occhio di riguardo sarà riservato alla valorizzazione del mare e delle coste, sia sotto il profilo occupazionale che turistico.

Nuovo sistema Sardegna

Sotto la locuzione di “Nuovo sistema Sardegna”, Todde indica la rinnovata partecipazione politica dei cittadini alla cosa pubblica e un più stretto dialogo fra persone e istituzioni regionali. L’obiettivo ultimo è quello di realizzare la piena autonomia speciale sancita dallo Statuto sardo, soprattutto in merito a fiscalità e servitù. Todde sogna inoltre una Sardegna più aperta verso l’Europa e il Mediterraneo.

Fonte: Mauro Di Gregorio

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