Il Pnrr, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ha delle novità: per le imprese e i lavoratori autonomi su digitalizzazione, transazione ecologica, sicurezza sul lavoro e anti-frode; ma anche per gli studenti e per chi ha bisogno di assumere badanti.
Il nuovo Decreto Pnrr, recentemente approvato dal Consiglio dei Ministri, introduce una serie di importanti novità volte a velocizzare il flusso di spesa e a rendere più responsabili coloro che gestiscono i fondi. Tra le principali modifiche, spiccano l’introduzione del bonus per le badanti, la patente a crediti per la sicurezza sul lavoro, un’attenzione verso la gestione degli alloggi universitari e un impegno maggiore verso la digitalizzazione. Queste misure mirano anche a potenziare la capacità amministrativa delle istituzioni coinvolte e a promuovere lo sviluppo in settori cruciali per il futuro del Paese.
Il Fondo di Rotazione per l’attuazione del Next Generation EU-Italia (destinato a finanziare tra il 2024 e il 2026 interventi volti alla digitalizzazione e alla transizione verde delle imprese italiane) riceve un incremento di risorse: con uno stanziamento di 6,3 miliardi di euro aggiuntivi, sommati ai 6,4 miliardi già previsti, il totale raggiunge circa 13 miliardi per il biennio 2024-2025. Questi fondi saranno utilizzati per concedere un credito d’imposta alle imprese che compiono investimenti green e di innovazione. Inoltre, è in arrivo l’It-Wallet, un portafoglio virtuale per la conservazione di documenti importanti come patente di guida o tessera sanitaria, gratis sia per le imprese che per i cittadini.
Il primo ottobre 2024 entrerà in vigore la nuova patente a “crediti” per la sicurezza sul lavoro, un documento composto da 30 punti destinato alle imprese e ai lavoratori autonomi dell’edilizia che soddisfano i criteri prestabiliti. L’obiettivo principale di questo decreto è combattere il lavoro irregolare e le violazioni negli appalti, stabilendo decurtazioni di punti e multe fino a 12 mila euro in caso di infrazioni, sia per le imprese che per i lavoratori autonomi. In presenza di incidenti mortali, la sanzione massima comporta la perdita di 20 crediti e la sospensione delle attività; tuttavia, attraverso un corso formativo e l’acquisizione di almeno 15 crediti, è possibile riprendere l’attività lavorativa. Il rilascio di questa patente sarà gestito dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro dopo il completamento di procedure specifiche. Inoltre, per rafforzare il controllo sull’aderenza alle normative, il decreto prevede l’assunzione di ulteriori 766 ispettori del lavoro.
Il nuovo Comitato Antifrodi, una mossa per la sicurezza finanziaria con il Pnrr prende forma con la nascita del Comitato dedicato alla lotta contro le frodi verso l’Unione Europea, impegnato nel contrasto e nella prevenzione di imbrogli e attività illecite legate ai finanziamenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. A supporto di questa missione, saranno nominati due commissari straordinari: uno incaricato del recupero accelerato dei beni confiscati alle organizzazioni criminali, mentre l’altro si concentrerà sul contrasto dello sfruttamento dei lavoratori nel settore agricolo.
Per raggiungere l’ambizioso obiettivo del Pnrr di garantire 60.000 posti letto per gli studenti entro l’estate del 2026, sarà designato un Commissario (su indicazione del ministro dell’Università), il quale opererà all’interno del Mur. Questa figura avrà il compito di coordinare e supervisionare tutte le attività volte alla realizzazione delle residenze universitarie. A supporto di questo piano, si intensificherà la collaborazione con l’Agenzia del demanio, consentendo alle Università pubbliche e agli Enti di ricerca di accedere al supporto della Struttura per la progettazione di beni ed edifici pubblici dell’Agenzia, che agirà come stazione appaltante.
A partire dal 1° aprile 2024 viene introdotto un incentivo per coloro che, con un Isee inferiore a 6.000 euro, assumono un badante per assistere un ultraottantenne non autosufficiente e già titolare dell’indennità di accompagnamento. Questo beneficio consiste nell’esenzione del 100% dei contributi previdenziali e assicurativi a carico del datore di lavoro, con un tetto massimo di 3.000 euro all’anno.