Meloni conclude la missione in Canada

Non ci sono crepe con il Quirinale, è la sinistra che vuole crearle per combattere la riforma del premierato. Solidarietà a Mattarella utilizzato dalla sinistra.

La tensione con il capo dello Stato la premier la nega con forza. Non si riferiva a lui quando, commentando i manganelli a Pisa e a Firenze contro i manifestanti delle superiori, aveva detto che è pericoloso togliere il sostegno delle istituzioni a chi ogni giorno rischia la sua incolumità.

Una frase dissonante rispetto alle parole di Mattarella – manganelli sui giovani inermi, un fallimento. Ottimi rapporti con il capo dello Stato, dichiara nel punto stampa Toronto dopo il colloquio con il primo ministro canadese Trudeau preparatorio del G7, seconda tappa della trasferta americana.

Meloni prova da una parte a chiudere il caso, ma dall’altra rilancia in modo polemico e muscolare la riforma del premierato, argomento non neutro nei confronti del Quirinale.

Se una cautela c’è semmai sullo specifico della manifestazione di Pisa: qualche problema c’è stato, ammette. Del resto la gestione è costata la testa del capo mobile.

C’è anche la Sardegna nel menù italiano. Meloni non esclude l’opportunità del riconteggio. Aspettiamo per valutare, dice ricevimento con la comunità italiana molto numerosa a Toronto.

Nei colloqui con Biden e Trudeau sintonia su Gaza (evitare l’escalation aiuti umanitari) e l’impegno sull’Ucraina. Non tenterà di usare le buone relazioni con la destra repubblicana americana per sbloccare il veto repubblicano sui sessanta miliardi di fondi da inviare a Zelensky. Sarebbero ingerenze, dice.

Quanto alle richieste di Biden e Trudeau sull’utilizzo degli asset russi in euro per la ricostruzione in Ucraina, Meloni ammette che è questione delicata e che se ne parlerà sì al G7. Ma è tutto da vedere che possa rientrare nella dichiarazione finale meno convinta sull’allarme del presidente ucraino sui filo Putin. Siamo in una democrazia, non facciamo liste di proscrizione, dice.

Siparietto tra Giorgia Meloni e Justin Trudeau nelle dichiarazioni che hanno fatto seguito al faccia a faccia tra i due leader a Toronto. “Qui c’è una grande comunità italiana, la prossima volta, al prossimo meeting internazionale, mi aspetto che parlerai in italiano”, ha detto la premier rivolgendosi al primo ministro canadese. Subito Trudeau ha replicato con un “grazie” pronunciato in italiano. “Prego”, ha ribattuto Meloni tra i sorrisi reciproci. La presidente del Consiglio, tra le altre cose, ha parlato di “una nuova era nelle relazioni” tra i due Pae

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