Duro scontro tra Tommaso Cerno, direttore del Tempo, e Pina Picierno del Pd nello studio di David Parenzo a L’Aria che tira su La7. Al centro del dibattito il processo a Ilaria Salis in Ungheria. “Non è in alcun modo accettabile un paragone tra lo Stato di diritto del nostro Paese, pur con tutti i limiti che conosciamo e le difficoltà che ci sono nelle carceri italiane, con quello che accade in Ungheria – ha detto l’europarlamentare dem -. Ungheria che è oggetto di procedure di infrazione da parte della Commissione europea, e lo dico a Cerno, poi prendo atto del suo nuovo corso antieuropeista…”.
“Non è antieuropeista – l’ha interrotta allora Cerno – è anti-bugie. Le vostre scartoffie non servono a niente, l’Europa è piena di carte che non servono a niente, voi fate procedure di infrazione ma a nessuno interessano, questa è la verità”. Ma la Picierno è andata avanti: “Il dato di realtà è che il processo di allargamento – se poi ne vogliamo parlare seriamente senza le interruzioni continue di Cerno che rendono davvero difficile argomentare – è stato uno strumento fondamentale soprattutto a est, perché è stato esso stesso uno strumento di difesa e lo vediamo esattamente nel corso di questi mesi. Quello che è successo in Ucraina, cioè l’invasione criminale della Russia di Putin ai danni di Kiev, sarebbe stato impossibile farlo accadere in una qualsiasi delle capitali che sono state incluse nel nostro processo di allargamento”.
Il ragionamento, però, non regge secondo Cerno, che quindi ha replicato: “Vabbè allora se ammettevi anche la Russia non succedeva l’invasione, ma che discorsi fai? Ma cosa c’entra il processo della Salis con la guerra in Ucraina?”. “Prenditi una camomilla, un calmante, e fai parlare pure gli altri”, ha detto la dem dopo essere stata interrotta. A quel punto il direttore del Tempo ha perso le staffe: “Intanto non si capisce perché quando parli tu si parla ‘seriamente’, quando parlano gli altri non si parla ‘seriamente’. Il tuo ‘seriamente’ lo vai a dire alla tua segretaria di partito”.