Ultima ‘nonsense’ di ‘Lollo’: ‘Un piatto di formaggi italiani obbligatorio nei menù dei ristoranti’

Nei comandamenti culinari della destra di governo qualcosa sta sfuggendo di mano a Francesco Lollobrigida,  ministro dell’Agricoltura e, in questo caso,  della sovranità alimentare. L’ultima uscita del dietologo-politico-nutrizionista  è sui formaggi,  Che andrebbero addirittura imposti nei menu di ogni ristorante: ‘Non il focmaggio che accompagna, ma il formaggio che è il piatto, ricalcando un po’ il modello francese’, ha detto  in una conversazione col Gambero Rosso. Attirandosi prevedibili critiche e prese in giro.

L’idea veicolata dal ministro, a suo avviso, porta con sé «un aumento del valore», «facendo crescere la filiera, alzando il valore del latte, un po’ come è avvenuto con Grana e Reggiano». In pratica, come sempre, il ‘Lollo’ ‘non ne azzecca una’. E’ senza dubbio il ministro del ‘nonsense’.

Fresco reduce dal Vinitaly di Verona, ha detto che «è oggettivo che l’alcol non sia un elemento positivo, ma è molto soggettivo che le bevande a base di alcol siano dannose», visto che «buona parte della comunità scientifica» dà un valore «all’utilizzo del vino con parsimonia». Fino alla chicca espressa citando Socrate: «Parlava di un prodotto che se bevuto con attenzione dava benessere all’organismo e anche alla mente».

Quindi:  vino, olio, formaggio:  uscite senza senso del ministro Lollobrigida.

A proposito di extravergine,  Lollobrigida ha difeso i rincari dei prezzi alla faccia delle rimostranze dei consumatori: «Perché uno è convinto che pagare 30 euro per una bottiglia di vino a tavola, che dura un’ora, sia cosa normale, e quando dovesse pagare 30 euro per un litro d’olio lo vede come un furto con scasso? Questo lo ritengo un fatto assurdo, che non è rispettoso del lavoro che c’è dietro». .

La proposta del ministro Francesco Lollobrigida è emersa nella giornata di mercoledì 17 aprile nel corso di una visita allo stand Gambero Rosso a Vinitaly, a Verona.

Durante l’intervista con Marco Mensurati, direttore della testata specializzata in enogastronomia, Lollobrigida ha lanciato la sua proposta di un piatto di formaggi obbligatorio nei menù dei ristoranti.

Un modo per ricalcare, anche con una imposizione di legge, il modello della tradizione francese, che spesso prevede a ogni pasto la presenza di almeno un formaggio, sia a casa che al ristorante.

La proposta del ministro Lollobrigida

“Sto facendo un ragionamento con la ristorazione – ha detto Lollobrigida come riportato da Gambero Rosso – sia con Confcommercio che Confesercenti. Vorrei imporre un piatto dedicato al formaggio nei menu degli esercizi di ristorazione”. Non il formaggio che accompagna, ma il formaggio che è il piatto, ricalcando un po’ il modello francese”.

Le reazioni

“Dalla sovranità alimentare alla dittatura del caglio è un attimo”. Così su X (ex Twitter) il segretario di Più Europa Riccardo Magi ironizza sulla proposta del ministro Lollobrigida.

“Un governo e un ministro che pensano di proteggere il nostro sistema alimentare con stupide imposizioni, assurdi divieti e nulla che aiuti nel concreto le aziende. Speriamo almeno a questo punto – aggiunge – che in un eccesso di patriottismo Lollobrigida non sbagli a scrivere il decreto imponendo il parmigiano sul pesce. Ma da questo ministro mi aspetto di tutto”.

“Ecco cosa intende il Ministro Lollobrigida quando parla di valorizzazione del Made in Italy: obbligare i ristoranti a servire formaggi nei menù”, scrive sempre su X l’eurodeputata del Pd Elisabetta Gualmini: “Come non ci fossero già e come fosse un’idea rivoluzionaria o indispensabile. Siamo di fronte ad una incompetenza più unica che rara“,

Enrico Mentana, giornalista e direttore del Tg La7, attaccava il Ministro dell’agricoltura ed esponente di Fratelli d’Italia, Francesco Lollobrigida, in merito ai momenti di forte tensione tra studenti e forze dell’ordine del 16 aprile all’Università “La Sapienza” di Roma a seguito della la decisione del Senato Accademico di non interrompere le collaborazioni con Israele, come avvenuto in altre università.

In merito alle dichiarazioni di Lollobrigida che condannava gli scontri alla Sapienza del 16 aprile, nei quali sono rimasti feriti 16 agenti del Reparto Mobile di Roma (due dei quali con prognosi superiore ai 20 giorni), 9 dipendenti della Questura di Roma e 2 appartenenti all’Arma dei Carabinieri,  spiegando che la “tolleranza del passato verso simili ha portato agli anni bui del terrorismo”, Mentana ha duramente criticato al ministro.

Nel video di Enrico Mentana contestato dagli attivisti, il giornalista reagisce: “Perché leggi a pappagallo?” “È gente che non sa di cosa parla, non ha preparazione: sarebbero quinte file nella politica di una volta”,  la dichiarazione del giornalista e direttore del Tg La a “La Stampa”.

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