Totò Cuffaro, ex senatore, già presidente della Regione Sicilia, e Angelo Sandri, segretari nazionali delle due anime della Democrazia Cristiana, si sono incontrati a Roma, per sottoscrivere un accordo per intraprendere un processo politico di riunificazione della Dc, che “si incentra sulla riconferma della denominazione del partito Democrazia Cristiana, sulla connessione tra denominazione e simbolo storico scudo-crociato, nella vigenza dello statuto storico della Dc”.
I due segretari nazionali, Cuffaro e Sandri, si impegnano “a mettere in atto ogni opportuna iniziativa politica ed organizzativa che favorisca il raggiungimento dell’auspicata riunificazione della Democrazia Cristiana. Tutto ciò viene ritenuto funzionale alla crescita democratica del nostro Paese, finalizzata al conseguimento del bene comune”.
L’appello è completare “al più presto questo percorso di riunificazione anche l’Udc di Lorenzo Cesa, alla Dc di Gianfranco Rotondi e a tutte le altre componenti democristiane presenti sulla scena politica italiana”.
Cuffaro, ex governatore siciliano, aveva già aperto le carte elettorali: «Controllo 140 mila voti», come ha puntualizzato prima di una missione romana in cui è andato a sedersi su quattro tavoli diversi: quelli dei renziani, dell’Udc, della Lega e di Forza Italia.
I partiti arruolano tutti, a partire dal mercato clientelare che annovera vecchi tromboni senza più un voto, si incapricciano per Lorenzo Cesa e corteggiano Raffaele Lombardo, ma davanti alla Dc di Totò Cuffaro hanno tutti la puzza sotto il naso. ‘Cuffaro no’, non ha la purezza necessaria e si porta ancora addosso il cattivo odore della storiaccia che lo ha accostato alla mafia. Anche se ha scontato la sua pena, anche se ha saldato dignitosamente il suo conto con la giustizia, anche se i giudici lo hanno riabilitato senza alcuna riserva, è ormai fissato e sospeso, ad imperitura memoria, nel Tribunale Invisibile dell’Ipocrisia.
Nessuno lo vuole ma alla fine la Lega lo “piglia”. L’accordo non è ancora siglato ma la dc di Cuffaro sembra aver trovato spazio per la corsa alle Europee. I candidati dell’ex presidente della regione correranno nelle fila della Lega. La cosa appare certa almeno nel collegio isole, Sicilia Sardegna.
Di fatto la Dc di Cuffaro, da quando è stato evidente che non avrebbe trovato spazio dentro Forza Italia per le resistenze di alcune anime del partito, anche se ha cercato alleanze a 360 gradi, si è arrivati ad un passo dall’accordo con Italia Viva di Matteo Renzi ma poi le alleanze di Renzi, in particolare con +Europa, si sono messe di trasverso.
Alla fine Cuffaro occupa lo spazio lasciato libero da Raffaele Lombardo che l’accordo con la Lega lo aveva già ma ha scelto di scioglierlo. Per assurdo a contribuire a sancire il patto Dc Lega nelle ultime ore è proprio l’ufficializzazione dell’accordo MpA Forza Italia.
Nelle affollate liste della lega, dunque, comparirà anche il candidato della dc accanto ad Annalisa Tardino, deputato uscente e ricandidata, e accanto a Raffaele Stancanelli, deputato europeo uscente anche lui, politico di lungo corso che ha lasciato Fratelli d’Italia per aderire alla Lega proprio in queste settimane.
Il nome più accreditato è quello di Luisa Lantieri, deputato regionale della provincia di Enna, eletta nelle liste di Forza Italia ma il cui rapporto con Totò Cuffaro è antico. La sua eventuale candidatura potrebbe diventare, anche in questo caso, una corsa a due proprio con Raffaele Stancanelli.
Inevitabile il gioco delle smentite da parte dei diretti interessati visto che le trattative non sono chiuse e formalizzate ma radio palazzo sembra essere certa che la strada sia tracciata dopo che Forza Italia ha ormai chiuso. e
Smentisce la stessa Luisa Lantieri: “Non esiste una mia candidatura nella Lega e non ho mai avuto contatti con esponenti del Carroccio. Smentisco, pertanto, categoricamente, quanto pubblicato da alcuni quotidiani e siti nelle ultime ore. Continuo a lavorare, così come sempre fatto, rimanendo al servizio di Forza Italia”.
A fronte di queste voci insistenti arriva perfino la smentita ufficiale della Dc “Non c’è alcun accordo tra la Democrazia Cristiana nazionale e la Lega di Salvini, così come invece riportano oggi alcuni giornali e siti siciliani. Come ribadito dagli stessi vertici nazionali della Lega confermiamo che non c’è mai stato alcun incontro e ipotesi d’accordo. Con la Lega abbiamo una leale collaborazione nella coalizione regionale di centrodestra. L’ipotesi paventata sempre dalla stampa di candidare l’On. Lantieri di Forza Italia oltre che offensiva è ridicola. Pensiamo che debba esserci un limite alle boutade giornalistiche” sostiene Stefano Cirillo, segretario regionale della DC in Sicilia. La politica, si sa, resta mobile fino alla fine del periodo delle candidature.