La presidenza del G7 è per l’Italia una “responsabilità storica”. Lo afferma la premier Giorgia Meloni in un videomessaggio in cui sottolinea che si terranno nel corso del 2024 21 riunioni interministeriali, alcune delle quali già concluse. L’evento principale sarà la riunione dei leader a metà giugno a Borgo Egnazia in Puglia. Tanti i temi all’ordine del giorno: il G7 confermerà il sostegno all’Ucraina, si occuperà del Medio Oriente per cercare di frenare l’escalation del conflitto in atto. Il G7 si occuperà poi della sfida energetica e della sicurezza alimentare. Del sostegno alle economie emergenti in Africa. E ancora di immigrazione, con l’obiettivo di combattere il traffico di esseri umani. Giorgia Meloni ha poi detto che la sfida antropologica principale è quella dell’Intelligenza artificiale, che porta con sé grandi opportunità ma anche grandi rischi. Oltre a incidere sugli equilibri globali. “Svilupperemo meccanismi di governance affinché l’IA mantenga al centro la persona e abbia la persona come suo fine”. “Dare un’etica agli algoritmi – ha infine detto – è il percorso intrapreso dal Vaticano. La presidenza italiana del G7 intende valorizzare questo percorso promosso dalla Santa Sede portandolo all’attenzione degli altri leader, in occasione del vertice in Puglia, per questo sono onorata di annunciare oggi la partecipazione di Papa Francesco ai lavori del G7 proprio nella sessione dedicata all’intelligenza artificiale”.
“Ringrazio di cuore il Santo Padre per aver accettato l’invito dell’Italia – aggiunge -. La sua presenza dà lustro alla nostra nazione, all’intero G7. E’ la prima volta nella storia che un pontefice partecipa ai lavori del gruppo dei sette. Il Santo Padre lo farà nella sessione aperta anche ai paesi invitati e non solo ai membri del G7 e io sono convinta che dalla presenza di Sua Santità verrà un contributo decisivo per la definizione di un quadro regolatorio etico e culturale all’intelligenza artificiale, perché su questo terreno, sul presente e sul futuro di questa tecnologia, si misurerà ancora una volta la nostra capacità, la capacità della comunità internazionale di fare quello che il 2 ottobre del 1979 un altro Papa, San Giovanni Paolo II, ricordava nel suo celebre discorso alle Nazioni Unite: l’attività politica nazionale e internazionale viene dall’uomo, si esercita mediante l’uomo, ed è per l’uomo. Questo sarà sempre il nostro impegno e il nostro cammino. Ad esempio, «penso al cammino avviato dalla Santa Sede nel 2020 con la Rome call for AI ethics, un percorso che porta a dare applicazione concreta al concetto di algoretica, ovvero dare un’etica agli algoritmi. La presidenza italiana del G7 intende valorizzare il percorso promosso dalla Santa Sede, e portarlo all’attenzione degli altri leader in occasione del vertice in Puglia».