Stellantis avrebbe iniziato ad assumere ingegneri in Paesi dove gli stipendi sono più bassi, come Marocco, India e Brasile, per risparmiare. Lo rivela Bloomberg, che riferisce come il gruppo automobilistico stia puntando a reclutare circa due terzi degli ingegneri in tutto il mondo con costi intorno ai 50mila euro l’anno per dipendente, contro cifre cinque volte superiori che pagherebbe a Parigi o Detroit.
Secondo il canale finanziario statunitense, infatti, Stellantis starebbe cercando di ridurre i costi del personale per far fronte al rallentamento della domanda di mezzi elettrici e alla competizione sui prezzi nel mercato dei veicoli a batteria, per rendere il costo delle auto a emissione zero più abbordabile per i consumatori. Un ingegnere francese o statunitense ha compensi per l’equivalente di 150-200 mila dollari all’anno, mentre lo stipendio di un collega brasiliano o indiano arriverebbe al massimo al 20-30% della retribuzione per le stesse figure nei Paesi occidentali.
Dalle rivelazioni riportate da Bloomberg, Stellantis non sarebbe l’unico gruppo automobilistico ad aver deciso di assumere ingegneri “low cost”, ma sarebbe il costruttore più “aggressivo” nel portare avanti questa strategia di reclutamento.