epa08131302 Leader of Italian party Italia Viva, Matteo Renzi, attends the Raiuno Italian tv program Porta a porta conducted by Italian journalist Bruno Vespa, Rome, Italy, 15 January 2020. EPA/RICCARDO ANTIMIANI

Matteo Renzi presenta il programma della lista Stati Uniti d’Europa

Ne ha una per tutti il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, che a margine della presentazione del programma della lista Stati Uniti d’Europa, non ha mancato di attaccare il segretario di Azione, ex alleato nel Terzo polo, anche lui in corsa alle elezioni europee dell’8 e 9 giugno.

«Sono molto dispiaciuto che Calenda abbia distrutto il Terzo polo. Però la scelta è chiara: se noi siamo per gli Stati Uniti d’Europa, Calenda è per Calenda», ha dichiarato il leader di Italia Viva. Renzi ha poi espresso la propria disapprovazione riguardo alle candidature di alcuni leader politici che non si impegnerebbero a restare in Europa una volta eletti: «Noi crediamo che chi viene eletto deve restare in Europa. Calenda considera la candidatura come altri, semplicemente una truffa – ha specificato – come Antonio Tajani, Elly Schlein e Giorgia Meloni. Queste quattro persone sono quattro truffatori politici. Pannella avrebbe parlato di ladri della democrazia. Si candidano ma non vanno in Europa: questa è la differenza fra noi e loro».

A margine dell’incontro con il Consiglio confederale di Confcommercio l’ex alleato di Renzi ha dichiarato: «Io non sono molto esperto di truffe politiche, credo che quello sia un settore in cui ha operato più Renzi. Io dico agli elettori quello che farò, mi sono candidato dopo che si erano candidati tutti gli altri per trainare una lista molto tecnica».

Il Leader di Italia Viva ha lanciato una feroce critica anche nei confronti di Conte per non essersi candidato alle europee: «non si candida perché ha paura di non prendere i voti». «Conte è quello che se ne accorge sempre dopo. Quello che non gli piace la riforma della Rai ma intanto l’ha usata. Quello che voleva cambiare tutte le regole del gioco ed è stato tre anni al governo e non ha cambiato niente se non fare un buco come una casa chiamata Reddito di cittadinanza o superbonus”. Nelle scorse settimane, Giuseppe Conte ha spiegato che non correrà alle elezioni dell’8 e 9 giugno perchè a suo avviso «non è pensabile che nella nostra comunità uno esibisca il nome sulla scheda e poi non sia conseguente. Per noi è una presa in giro dei cittadini».

“L’obiettivo non è una percentuale. Il sogno è quello di prendere un voto in più di Salvini: lui dice ‘meno Europa’, noi ‘Stati Uniti d’Europa’. C’è bisogno di più Europa di fronte alle guerre” e alle crisi in corso”.

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