Ilaria Salis avrebbe un debito di 90mila euro per una casa popolare a Milano occupata dal novembre 2008 per il quale, nel febbraio 2022, le era arrivato un avviso di sfratto. Lo riportano in due distinte inchieste giornalistiche i quotidiani Libero e Il Giornale pubblicando anche la documentazione a supporto dei loro scoop.
L’insegnante e attivista rossa, agli arresti domiciliari in Ungheria con l’accusa di tentato omicidio per una serie di aggressioni a militanti avversari, aveva occupato una casa popolare nel quartiere Corvetto dell’Aler, che gestisce il patrimonio Erp di Regione Lombardia.
La casa si trova a via Borsi 14, a Milano, al secondo piano, ha una superficie di meno di 40 metri quadri e Ilaria Salis, come occupante, avrebbe accumulato un debito che si aggira intorno ai 90 mila euro.
“Evidentemente la coppia Fratoianni-Bonelli ci tiene a proporre a ogni elezione candidati più che discutibili”, afferma in una nota il presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri.
“Dopo Soumahoro, ora la Salis, sotto processo in Ungheria a causa dell’appartenenza a gruppi di estremisti accusati di gravi colpe, sarebbe anche una campionessa della morosità italiana. Strana forma di solidarietà con i più deboli, che avrebbero loro diritto agli appartamenti che sono stati assegnati alla Salis in Italia e per i quali la stessa non avrebbe pagato l’affitto”.
“Il padre – dice ancora il vicepresidente dei senatori azzurri – impegnato a insultare il governo a scopi elettorali, ingrato per l’impegno dell’esecutivo a sostegno della figlia, dice di non sapere nulla di questa vicenda. Rinnoviamo il compatimento nei suoi confronti. Intento in una manovra elettorale, non guarda la realtà”.
“Per quanto riguarda la Salis – conclude Gasparri – non possiamo che rafforzare il giudizio critico nei suoi confronti. Per Bonelli e Fratoianni invece grande ammirazione, per la costanza con cui candidano le persone sbagliate e offrono alla pubblica opinione cattivi esempi. Quando si è dei grandi falliti si riescono a raggiungere in quel campo vette insperate di fallimenti”.
Da un’occupazione rossa all’altra: la candidata rossoverde alle europee Ilaria Salis ha accumulato un debito da 90mila euro oltre alle 4 condanne e 29 denunce. Quindi, le condanne “per invasione di edifici” e “per resistenza a pubblico ufficiale” non erano per dare un alloggio ai poveri?
Secondo quanto scrive Pietro Senaldi su Libero, la candidata Ilaria Salis – come noto detenuta in Ungheria in attesa di giudizio – ha vissuto irregolarmente in un appartamento popolare a Milano, in zona Navigli, lasciando un conto salato di arretrati. Ne ha occupato un altro nel quartiere milanese del Corvetto, ma nel febbraio del 2022 era stata sfrattata.
“La novità pre-elettorale è che, carte alla mano, a quei tempi la Salis già non abitava più al Corvetto. Imborghesita, si era fatta la seconda casa, più in centro, negli esclusivi Navigli. Naturalmente, come la prima, anche questa dimora la signora l’ha occupata abusivamente e non l’ha mai pagata”, scrive il condirettore di Libero.
Che pubblica anche l’estratto conto dell’Ater. L’appartamento risulta occupato “fin dal 2008 dall’attivista di estrema sinistra, che così avrebbe avuto nella propria disponibilità due alloggi popolari peri quali non versava un euro”. A maggio 2024 la cifra non versata era pari a 90.129,24 euro. “Più del doppio di quanto deve per la pigione non pagata in Corvetto. Il conto è cresciuto malgrado la pigione sia bassa (269 euro), perché in caso di occupazione abusiva l’Aler pretende il 150 per cento in più”, spiega Senaldi.
Il quotidiano si chiede se, nel caso che Salis verrà eletta al Parlamento europeo, salderà il conto…