PAT – Verso l’assestamento. Fugatti: “Salari e investimenti per un Trentino competitivo e attrattivo”

Rinnovo del contratto del pubblico impiego per il triennio 2025-2027, chiusura del contratto 2022-2024 di cui al protocollo siglato con le organizzazioni sindacali il 18 luglio 2023, esenzione dall’addizionale regionale all’ Irpef innalzata ai redditi fino a 30mila euro, Nuovo polo ospedaliero e universitario di Trento, funivia Trento-Monte Bondone, variante di Tenna.

Sono queste le principali voci a cui saranno destinate parte delle risorse previste dalla legge di assestamento che la Giunta provinciale si appresta ad approvare. Un provvedimento che utilizzerà i 538 milioni di euro di avanzo di bilancio, a cui si aggiungeranno ulteriori risorse ancora in fase di quantificazione, e che è stato illustrato oggi dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, insieme al direttore generale Raffaele del Col e alla dirigente generale del Dipartimento affari finanziari Luisa Tretter.

“Sarà la prima manovra di bilancio della nuova legislatura e si inserisce nel più ampio disegno della strategia provinciale che in queste settimane abbiamo avuto modo di presentare alle categorie economiche e al Consiglio delle Autonomie Locali  – ha spiegato Fugatti -. Interveniamo in modo importante sui salari, perché oltre ad essere un tema reale e sentito dalle famiglie crediamo sia un fattore fondamentale anche per l’attrattività e la competitività del Trentino, garantiamo il finanziamento di opere già approvate che hanno subito un incremento dei costi ma soprattutto finalizziamo 400 milioni dell’avanzo di amministrazione 2023 alla realizzazione del nuovo ospedale di Trento (cui si aggiungono 300 milioni finanziati a debito), così come le risorse per opere che riteniamo strategiche come la variante di Tenna e la funivia Trento-Monte Bondone” ha spiegato il presidente.

Fugatti ha ricordato come l’avanzo di amministrazione 2023, pari a 538 milioni di euro, sia stato generato oltre che da poste di natura straordinaria anche da una crescita economica del Trentino che è risultata migliore delle previsioni. “Nel 2022 il Pil provinciale è cresciuto del 5,4% a fronte del 2,7% stimato, nel 2023 del’1,3%, percentuale superiore al trend nazionale – ha spiegato il Fugatti -. Dati imputabili alle scelte coraggiose e agli investimenti avviati in quegli anni e che oggi si traducono in maggiori disponibilità per le casse provinciali” .

Sul fronte salariale, in assestamento la Giunta provinciale destinerà 117 milioni di euro per la chiusura degli arretrati relativi al rinnovo del contratto del pubblico impiego 2022-2024 sottoscritto nel 2023, e stanzierà 39 milioni di euro nel 2025, 79 milioni di euro nel 2026 e 120 milioni dal 2027 per finanziare il nuovo contratto 2025-2027.
“Siamo i primi in Italia a ragionare sul prossimo triennio impegnando le risorse – ha spiegato Fugatti -. Tutto passa dalle trattative sindacali ma l’auspicio che è dal primo gennaio 2025 i dipendenti della Provincia e degli enti locali, della sanità, della scuola e degli altri enti del sistema pubblico provinciale possano vedersi riconoscere le nuove retribuzioni” ha dichiarato presidente.

Sempre per quanto riguarda i salari, viene estesa ai redditi fino a  30mila euro l’esenzione dall’addizionale regionale all’IRPEF (dagli attuali 25.000 euro), con un investimento pari a circa 13 milioni di euro (in aggiunta ai 35 milioni già previsti), che si tradurrà in circa 30 euro mensili in più per 40.000 famiglie a partire dal 2025.

Sul fronte delle grandi opere e infrastrutture, 400 milioni di euro saranno destinati alla realizzazione del Nuovo polo ospedaliero e universitario di Trento, 43 milioni al finanziamento della funivia Trento – Monte Bondone (in aggiunta ai 37 già ottenuti dal governo centrale), 100 milioni per la variante di Tenna – “opera per la quale partiranno i confronti con i territori”, ha spiegato Fugatti – e 140 milioni di euro per fronteggiare l’aumento dei costi delle opere già finanziate. Accanto a questi interventi già individuati, si prevedono altri investimenti per istituti scolastici, plessi sanitari, depuratori e altre infrastrutture.

“Il Trentino sarà in grado di alimentare le proprie competenze ed esercitare bene la propria Autonomia solo se sarà capace di crescere ed essere attrattivo – ha concluso Fugatti -.  Crediamo che le scelte fatte vadano in questa direzione e auspichiamo che l’intero sistema trentino faccia la propria parte”.

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