Le cene del generale Vannacci a Mosca nel mirino dei pm romani

La Procura di Roma contesta al generale Roberto Vannacci, neo eletto parlamentare europeo della Lega, il reato di falso in atto pubblico in relazione alle spese effettuate nel periodo in cui il neo europarlamentare della Lega era in servizio a Mosca, su cui ha già aperto un fascicolo la Procura militare nel febbraio del 2024. Lo riporta il Fatto Quotidiano sostenendo che, nell’ambito del fascicolo aperto dai pm di piazzale Clodio, Vannacci potrebbe essere sentito dai pubblici ministeri nelle prossime settimane.

L’inchiesta riguarda gli esiti di un’ispezione svolta dallo Stato Maggiore della Difesa e trasmessi alla Procura militare sul suo periodo da addetto militare italiano a Mosca. Gli accertamenti riguardano l’indennità di servizio per i familiari che sarebbero state percepite illecitamente, perché moglie e figlie non sarebbero state a Mosca nel periodo considerato. Si tratta di una spesa di 9mila euro legata all’auto di servizio, che non sarebbe stata autorizzata, e rimborsi per l’organizzazione di eventi e cene che in realtà non si sarebbero svolti. Il periodo preso in esame dagli ispettori ministeriali è quello compreso tra il febbraio del 2021 ed il maggio del 2022.

Successivamente, Vannacci venne espulso dalle autorità russe con altri 23 diplomatici ed esperti militari italiani, in risposta all’analoga mossa dal governo Draghi dopo l’invasione dell’Ucraina. “Non abbiamo notizia formale della chiusura dell’inchiesta amministrativa militare – ha detto Giorgio Carta, legale di Vannacci, al Fatto – e non abbiamo ricevuto alcuna notifica formale da parte di quella ordinaria, quindi nemmeno conosciamo quali sarebbero le condotte eventualmente ancora contestate. Possiamo però dire che le accuse apparse a suo tempo sulla stampa erano infondate e abbiamo già dimostrato che tutte le irregolarità di cui si era parlato non erano tali”.

Sarebbe indagato per “falso in atto pubblico”, il generale Roberto Vannacci. A sganciare la bomba giudiziaria è il Fatto quotidiano, secondo cui la Procura di Roma avrebbe aperto un fascicolo sul militare, autore del manifesto del politicamente scorretto Il mondo al contrario e soprattutto neo-eletto deputato all’Europarlamento tra le fila della Lega, da “indipendente”.

Il Fatto quotidiano fa riferimento a un testimone che avrebbe riferito alla Procura romana anche di una Bmw utilizzata illecitamente da Vannacci.

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