Ecr assapora il grande risultato elettorale delle europee e continua con le discussioni tematiche che, un anno dopo l’incontro di Scilla in Calabria, stavolta arrivano in un altro punto cardine della Magna Grecia, Siracusa. Dal Piano Mattei all’Alleanza atlantica, dal Mediterraneo alle prospettive di dialogo fra i continenti, sarà ricco il parterre dei partecipanti di una manifestazione che durerà sino al 4 luglio prossimo.
Apre Procaccini, presenti diversi ministri
Aprirà i lavori oggi,
Nel resort Mangia’s Brucoli, in provincia di Siracusa, il co-presidente del gruppo ECR Nicola Procaccini ha presentato il partito dei Conservatori europei, passando la parola al Segretario generale Antonio Giordano.
Presenti il capodelegazione di Fratelli d’Italia Carlo Fidanza e tutti gli eurodeputati di FdI. I panel sono dedicati, “all’Alleanza atlantica come base per la sicurezza europea; “La gestione efficace delle frontiere esterne” e al” Piano Mattei per l’Africa”, all”‘Europa che vogliamo”.
Gli altri incontri tematici saranno: “Preservare la sovranità nazionale contro un’eccessiva centralizzazione”, “Il ruolo strategico della regione mediterranea”, “Il costo reale del Green Deal e il futuro dell’agricoltura e della pesca europee”.
Durante le giornate di studio sono previsti gli interventi dei ministri dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida; per gli Affari Europei, il Mezzogiorno, la Politica di Coesione e il Pnrr Raffaele Fitto e del sottosegretario al ministero dell’Interno Wanda Ferro. Interverranno tra gli altri l’ex ministro Giulio Terzi di Sant’Agata; il vicepresidente senior per l’intelligence, l’analisi e le politiche Ue-Nato di Leonardo Andrea Nativi; l’amministratore delegato di Sparkle Enrico Maria Bagnasco; il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare della Sicilia Occidentale Francesco Di Sarcin.
Ecr torna nell’area del Mediterraneo a circa dieci mesi dall’incontro di Scilla. Il successo di quella conferenza, nella quale intervenne anche la Presidente del Parlamento europeo, Metzsola, registrò una convergenza di tutti i conservatori europei sulla questione del Mediterraneo e del Piano Mattei.
Proprio la straordinarietà del Piano Mattei ha convinto i Conservatori di ogni nazione (oggi saliti di ulteriori undici unità a Strasburgo) della necessità di sposare il progetto italiano di cooperazione con l’Africa non solo per arginare la questione dell’immigrazione ma per consentire al continente africano di valorizzare le sue ricchezze ponendo fine all’atteggiamento predatorio.
Ciò che è accaduto il 7 ottobre in Israele ha riportato l’Europa, legittimamente impegnata nel Baltico a causa del conflitto in corso a Kiev, ad occuparsi nuovamente del Mare Nostrum, area strategica e irrinunciabile di scambi e di diplomazie all’interno della quale si realizzano i destini di culture diverse e che rappresenta ancora oggi un punto cruciale per la geopolitica.
Ovviamente importante anche la questione dell’Alleanza atlantica, considerate le prossime elezioni negli Stati Uniti e i cambiamenti in corso nel mondo occidentale.
La tre giorni dell’Ecr party, la convention dei Conservatori e Riformisti europei, presenta diversi interventi di rappresentanti del governo, di delegati provenienti da tutta Europa.
“Il Sud, sia inteso come la nostra Nazione – ha detto Giordano – che come area complessiva del Mediterraneo è un ponte verso l’Africa e verso politiche, come il Piano Mattei, che devono necessariamente vedere un coinvolgimento fattivo dell’intera Europa”.
Il deputato di Fratelli d’Italia ha poi analizzato le questioni che riguardano l’Europa, partendo dal Baltico al Mediterraneo. “Si tratta di due orizzonti lontani geograficamente- ha detto- ma unite dal destino comune di realizzare modelli di pace e di convivenza. I ponti, da ogni punto di vista, vanno costruiti bene e con una capacità di ragionamento complementare, perché l’Europa, nel rispetto di ogni singola identità, possa parlare l’unico linguaggio della crescita, del benessere collettivo e della tolleranza”.
Sul Ponte dello Stretto, che il governo Meloni ha sbloccato, Antonio Giordano ha aggiunto che, “unirà due regioni importanti: una, insulare, l’altra peninsulare, saldandole in un progetto di comunicazione che potrà sia legarsi al resto d’Europa, sia guardare all’Africa. L’importanza del Piano Mattei e la sua fermentazione nel continente potranno dare ancora più rilevanza a questa opera infrastrutturale”.
Giordano ha voluto sottolineare come gli Ecr party abbiano, “lo scopo reale di avvicinare l’Europa ai territori puntando sulla partecipazione come elemento fondamentale di conoscenza: è questa la sfida che abbiamo raccolto da tempo e che ci vede impegnati in un itinerario che raccoglie consensi ed entusiasmi e che guarda con occhi nuovi al futuro prossimo”.