La Metropolitana Linea 6 di Napoli sarà inaugurata il 16 luglio 2024, dopo 11 anni di chiusura, ed aprirà al pubblico esercizio il 17 luglio. Inizialmente funzionerà nell’orario 7,30-15,30, tutti i giorni, con tre treni, che effettueranno corse ogni 13 minuti e mezzo. Si tratta solo di un orario sperimentale che dovrebbe essere applicato per i primi 3 mesi. Dall’ estate 2025 saranno disponibili i nuovi 22 treni di 39 metri che Hitachi Rail sta realizzando.
Il percorso della metro Linea 6
Saranno disponibili 8 stazioni (Mostra, Augusto, Lala e Mergellina, Arco Mirelli, San Pasquale, Chiaia, Municipio) per un percorso lungo 5,2 km. Il tempo di giro per andare da un capolinea all’altro sarà di 42 minuti. Da Mostra a Municipio, secondo quanto dichiarato dal Comune di Napoli, si arriverà in 16 minuti. Questo il piano di esercizio per la nuova Linea metropolitana di Napoli che collegherà Fuorigrotta alla zona del Lungomare e della City.
I lavori della Linea 6 sono durati oltre 30 anni – dopo una breve parentesi di funzionamento tra il 2007 e il 2013 – e l’intera infrastruttura è costata oltre un miliardo di euro. Il programma è stato presentato ai sindacati ieri, 10 luglio 2024, come anticipato da Fanpage.it, ma si tratta, al momento, ancora di una bozza non definitiva. Non sono escluse, quindi, variazioni dell’ultimo minuto.
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Per i primi mesi di funzionamento si utilizzeranno 5 Unità di trazione ex LTR90, i vecchi tram di Italia ’90, trasformati in trenini e revampizzati. L’officina provvisoria sarà a Mostra, non elettrificata ed in coda alla stazione, in quanto il deposito officina di Campi Flegrei non è ancora pronto. Appena lo sarà potranno entrare in esercizio anche i nuovi treni che sono più lunghi degli attuali.
I sindacati: “Ora investimenti sul personale”
Fulvio Fasano, segretario Ugl Fna, commenta:
Con gran senso di responsabilità e per il bene della città i lavoratori di Anm hanno fatto un enorme sforzo per aprire la Linea 6, essendo già sott’organico sulla Linea 1 e sobbarcandosi anche le attività di linea 6. Adesso chiediamo agli organi competenti gli investimenti e le risorse necessarie per poter dare continuità all’esercizio della linea 6 e dar luce ad un piano assunzionale. Nel frattempo, per coprire parzialmente le vacanze, abbiamo chiesto di far scorrere la graduatoria degli operatori di esercizio.
Per Marco Sansone, sindacalista Usb,
Parliamo di un servizio progettato per essere funzionale nel 1990, in occasione dei mondiali di calcio tenutisi in Italia, che ha visto diversi mutamenti di rotta dovuti a problemi organizzativi e soprattutto strutturali. L’apertura, a prescindere dalla funzionalità o dalla sua utilità, lo pretende l’amministrazione comunale di Napoli, lo richiede il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) da cui dipendono i fondi.E per farlo ieri sindacati ed ANM si sono riuniti per circa 16 ore, fino alle 2.00 della scorsa notte, per cercare una quadra, visto che manca il personale necessario a copertura del fabbisogno. Eppure i problemi del trasporto pubblico locale di Napoli sono altri, a partire dal servizio di superficie. Periferie abbandonate, linee balneari e turistiche insufficienti a gestire una domanda eccezionale per quel che rappresenta Napoli oggi e pendolari appiedati quotidianamente.