Statali, aumenti fino a 190 euro nella bozza del contratto: in arrivo più giorni di smart working

Via alle trattative per il rinnovo del contratto per gli statali: l’Aran (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni) ha dunque presentato le prime tabelle con le cifre degli aumenti medi che saranno oggetto di discussione nelle prossime negoziazioni. Questi aumenti costituiscono una delle principali novità in arrivo per i dipendenti pubblici.

Il Ministro Zangrillo già nelle settimane scorse aveva fatto presente che la tornata contrattuale 2016-18 aveva stanziato risorse che garantivano un incremento pari al 3,48%, quella successiva del 4,07%, adesso siamo al 5,8%.

Tutti gli aumenti

Il presidente dell’Aran, Antonio Naddeo, ha presentato per la prima volta le tabelle con gli aumenti medi previsti. Se il contratto sarà firmato, gli aumenti mensili lordi saranno i seguenti:

Operatori di prima area: aumento di 110 euro lordi al mese, distribuito su 13 mensilità;

Assistenti: aumento mensile lordo di 116 euro per 13 mensilità;

Funzionari: aumento di 141 euro lordi al mese, anch’esso per 13 mensilità;

Elevate professionalità: questa categoria, che include quadri tecnici altamente specializzati, riceverà un aumento di circa 194 euro lordi al mese per 13 mensilità.

In aggiunta, c’è un altro incremento medio di circa 31 euro al mese che sarà negoziato separatamente con i sindacati e potrebbe riguardare altre voci. Pertanto, l’aumento medio mensile lordo per un funzionario sarà di circa 170 euro, mentre la media complessiva sarà di circa 160 euro. Tuttavia, all’interno del comparto delle funzioni centrali ci sono differenze: i ministeri riceveranno aumenti più contenuti, mentre le Agenzie fiscali e gli Enti economici beneficeranno di aumenti maggiori.

Non c’è solo la componente economica nella trattativa: un tema caldo è anche lo smart working. L’Aran, seguendo le indicazioni del Ministro Zangrillo, propone un modello di lavoro agile più flessibile rispetto al passato, che potrebbe includere la possibilità di lavorare completamente da remoto per alcune categorie di lavoratori, come i genitori con figli fino ai 14 anni, rappresentando un significativo cambiamento rispetto alle restrizioni precedenti. Inoltre, si discute l’espansione del welfare aziendale, che attualmente è limitato a pochi dipendenti. L’idea è di estendere questo welfare per migliorare il benessere dei lavoratori, introducendo misure come la formazione e il supporto alle famiglie, simili a quelle già adottate nel settore privato.

Aumenti anche per il personale scolastico

A luglio sono previsti aumenti anche per il personale scolastico: NoiPa inizierà ad applicare sul cedolino mensile del personale scolastico gli aumenti previsti dal nuovo sistema di classificazione delle posizioni economiche stabilito dal Ccnl per il periodo 2019-2021. Il personale Ata vedrà un incremento di 96 euro, mentre i Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi riceveranno un aumento di 190 euro.

Questo nuovo sistema di classificazione, in corso ufficialmente dal 1° maggio 2024, prevede nel cedolino ordinario di luglio, oltre agli importi per il mese corrente, anche gli arretrati maturati per le mensilità di maggio e giugno

Le reazioni dei sindacati

Tutti contenti per questi aumenti? Non esattamente, perché quasi tutti i sindacati, inclusi Cgil, Uil e Flp, hanno espresso preoccupazione per l’insufficienza dei fondi disponibili. La Cgil, in particolare, ha sollecitato il Governo a impegnarsi ulteriormente e a destinare risorse aggiuntive nella prossima legge di bilancio.

Il presidente dell’Aran, Antonio Naddeo, ha descritto il dialogo come “vivace ma costruttivo” al termine della riunione. Ha sottolineato che l’Aran non ha alcuna preclusione sul testo presentato, che include numerosi interventi sul piano ordinamentale, dalle relazioni sindacali al lavoro agile. Naddeo ha confermato la disponibilità dell’Aran ad esplorare le migliori soluzioni e a accelerare le trattative, se le organizzazioni sindacali sono d’accordo.

Fonte: Giorgio Pirani

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