Liguria e sondaggio politico: il centrodestra resta avanti, Orlando sconfitto con tutti

In Liguria non c’è neppure una data certa per le elezioni regionali ed è probabile è che l’election day slitti a novembre. Ma ci sono già dei sondaggi relativi ed  ha fatto rumore la rilevazione commissionata dal Comitato Giovanni Toti a Euromedia Research di Alessandra Ghisleri, dove  il candidato in pectore del «campo largo», l’ex ministro Andrea Orlando risulta sconfitto, sia pur di misura, da ogni candidato del centrodestra: 47,7% contro il 52,3% della centrista Ilaria Cavo; 47,9% contro il 52,1% di Marco Scajola (Fi); 48,7% contro il 51,3% del leghista Edoardo Rixi; 49,6% contro il 50,4% del vice-sindaco di Genova Pietro Piciocchi. E il 40% degli interpellati si dice convinto che il centrodestra si terrà la Regione, contro il 31% pro sinistra.

Il Pd sostiene che il sondaggio è ‘di parte’, essendo stato commissionato da destra, e si fa notare che ‘c’è un 40% di indecisi, quindi i dati vanno presi con le molle’. Andrea Orlando è intenzionato  a commissionare un «contro-sondaggio», dando un’interpretazione tutta politica: «É una rilevazione che serve a Toti per orientare la scelta del proprio successore: lui spinge su Ilaria Cavo, contro Piciocchi sponsorizzato da Bucci e Rixi».   Ma il campanello d’allarme è risuonato forte: la Liguria è contendibile, ma tutt’altro che in tasca al centrosinistra. E soprattutto, argomento che Orlando intende usare con gli aspiranti alleati, la situazione non consente di fare gli schizzinosi o mettere veti: per sperare di vincere servono tutti i voti possibili. Inclusi quelli di Matteo Renzi, che invece Avs e M5s mostrano di sdegnare, ponendo aut aut all’ex Terzo Polo: «O lasciano la giunta Bucci a Genova e quella di Bardi in Basilicata, o non li vogliamo», è l’ultimatum di Nicola Fratoianni.

In realtà tutti sono coscienti che senza una sponda moderata una coalizione tutta spostata a sinistra come quella finora raccolta attorno all’ex ministro del Lavoro non andrà lontano. Conte, da parte sua, ha intenzione di barattare il suo inevitabile sì a Renzi con più posti nella futuribile giunta e nel Consiglio regionale, ma anche la promessa di regalare la futura candidatura a sindaco di Genova di un nome suo. Realtà indigesta a sinistra: «Con un grillino candidato andremmo al massacro, come fu con Sansa alle Regionali», affermano dal Pd. Di qui alle Comunali, però, c’è ancora molto tempo, e le promesse costano poco o nulla.

Circa Redazione

Riprova

BELVEDERE MARITTIMO: L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE RISPONDE ALLE ACCUSE INFONDATE SULL’INTERVENTO DI MESSA IN SICUREZZA DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “PADRE G. PUGLISI” 

L’Amministrazione Comunale di Belvedere Marittimo respinge con fermezza le accuse infondate mosse dal gruppo consiliare …

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com