I grandi fondi internazionali hanno seccamente bocciato gli stipendi che s’è già dato e che vorrà darsi quest’anno il consiglio d’amministrazione della Brembo, il gruppo leader nei sistemi frenanti che fa capo alla Nuova Fourb di Alberto Bombassei
Cda Brembo, i soci internazionali “frenano” sugli stipendi
I grandi fondi internazionali hanno seccamente bocciato gli stipendi che s’è già dato e che vorrà darsi quest’anno il consiglio d’amministrazione della Brembo, il gruppo leader nei sistemi frenanti che fa capo alla Nuova Fourb di Alberto Bombassei.
Lo si scopre leggendo il verbale da poco depositato dell’assemblea dei soci di Brembo svoltasi nei mesi scorsi. Se infatti il bilancio 2023 e l’erogazione del dividendo sono stati votati con percentuali “bulgare” non così è avvenuto quando gli azionisti sono stati chiamati ad esprimersi sui punti all’ordine del giorno relativi alle politiche di remunerazione per l’esercizio 2024 e ai compensi corrisposti lo scorso anno al consiglio, ai top manager e al collegio sindacale.
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Qui i soci favorevoli sono stati solo 64, portatori però del 71% dei diritti di voto, quasi interamente espressi da oltre il 69% dei diritti in mano alla società di Bombassei, grazie al voto “maggiorato”.
Hanno invece votato contro ben 337 azionisti, tutti espressione dei fondi internazionali, che rappresentavano il 13,5% dei diritti di voto non aventi titoli “maggiorati”.
Lo scorso anno il presidente di Brembo Matteo Tiraboschi ha incassato 2,6 milioni di euro tra fisso e variabile e l’amministratore delegato Daniele Schillaci 3,2 milioni tra fisso e variabile.