Il Pd cosentino vuole candidare Ruotolo a presidente della Regione Calabria

Il Pd calabro, nella persona del segretario provinciale di Cosenza, ipotizza di candidare Sandro Ruotolo a presidente della Regione Calabria. A parlarne è il Corriere della Calabria che riporta una dichiarazione di Vittorio Pecoraro, segretario provinciale del Partito democratico di Cosenza: “Lo ha fatto De Magistris, non vedo perché non possa farlo lui”, dice Pecoraro al giornalista del quotidiano online durante una manifestazione politica riferendosi all’ex inviato di Michele Santoro. E insiste: “Ruotolo conosce benissimo la Calabria. Sarebbe un ottimo presidente, lo puoi scrivere e virgolettare”.

Quello che Pecoraro non dice è che Luigi de Magistris, ex sindaco di Napoli, si candidò da indipendente in Calabria, ottenendo peraltro un lusinghiero risultato (quasi il 20%) alle regionali del 2021 vinte da Roberto Occhiuto. De Magistris era diventato famoso proprio in Calabria, come sostituto procuratore di Catanzaro, ruolo nel quale aveva condotto diverse inchieste contro la malapolitica conclusesi, poi, in un nulla di fatto.

Ruotolo, da parte sua,  è napoletano,  che con la Calabria non c’entra niente, a parte che è stato eletto nella circoscrizione Sud alle ultime europee. Ma quella che lo raggiunge è una proposta ufficiale vergata dal segretario provinciale di Cosenza.

Le regionali calabresi, salvo slittamento nazionale, sono previste per ottobre 2026. Il lancio della candidatura di Sandro Ruotolo sembra una barzelletta ma in realtà nasconde delle lotte fratricida all’interno del Pd calabrese, retto dal senatore Nicola Irto. Pecoraro è espressione di uno dei segmenti del partito, mentre altri rappresentanti vorrebbero proporre la candidatura del sindaco socialista di Cosenza, Franz Caruso.

Per presentare meglio Vittorio Pecoraro basterà ricordare che  si fece notare alle politiche del 2022 quando si candidò, con Pd e Avs, al collegio camerale di Cosenza nelle politiche. Fece una sola dichiarazione, nella quale parlava della “necessità di limitare l’uso delle armi negli Stati Uniti”, cosa certamente prioritaria, come la candidatura di Ruotolo,  per i cittadini calabresi…

Le regionali calabresi, salvo slittamento nazionale, come detto, sono previste per ottobre 2026. Il lancio della candidatura di Sandro Ruotolo sembra una barzelletta ma in realtà nasconde delle lotte fratricida all’interno del Pd calabrese, retto dal senatore Nicola Irto. Pecoraro è espressione di uno dei segmenti del partito, mentre altri rappresentanti vorrebbero proporre la candidatura del sindaco socialista di Cosenza, Franz Caruso.

La candidatura di Sandro Ruotolo alla presidenza della Regione Calabria piace molto alla “sinistra” del Partito Democratico e ai giovani del Pd, grazie al suo impegno come giornalista simbolo della lotta antimafia.

Sandro Ruotolo non è solo un nome nel mondo del giornalismo; è una vera e propria istituzione. Nato a Napoli nel 1955, ha dedicato la sua vita alla ricerca della verità e alla denuncia delle ingiustizie, spesso sfidando minacce e pericoli concreti. La sua carriera, iniziata nel 1974, lo ha visto protagonista di inchieste cruciali sui rapporti tra mafia e Stato e sul traffico di rifiuti tossici in Campania. Per oltre vent’anni ha collaborato con Michele Santoro in programmi che hanno segnato la storia del giornalismo italiano.

Nel 2020, Ruotolo ha fatto il salto in politica, diventando senatore come indipendente sostenuto dal centro-sinistra. Successivamente, nel 2023, ha aderito al Partito Democratico, diventando uomo di fiducia della segretaria Elly Schlein. Alle recenti elezioni europee, è stato eletto con circa 113.000 preferenze, confermando il suo radicamento nel Sud Italia.

Secondo alcuni, il messaggio di Pecoraro è stato recepito chiaramente dagli addetti ai lavori: innanzitutto per stoppare il valzer delle candidature di Flavio Stasi, ingegnere e astro nascente della politica calabrese, sindaco di Corigliano Rossano,  e dell’eurodeputato Pasquale Tridico,  destinato a sconfitta sicura. C’è in lista, come detto, anche Franz Caruso, sindaco di Cosenza, ma a questa candidatura non crede nessuno. La proposta di Ruotolo, quindi, è un vero e proprio sasso lanciato nello stagno. In questo clima che nasce l’ipotesi Ruotolo. Ecco perché Pecoraro ha lanciato l’idea.

Nel frattempo, Sandro Ruotolo ha dichiarato di voler continuare il suo lavoro in Europa, sottolineando che la sua priorità rimane quella di contribuire da Bruxelles alla lotta contro le ingiustizie, escludendo categoricamente una sua candidatura. Nel Pd ci sono decine di candidati pronti e adatti a raccogliere la sfida, visto che bisogna tenere Stasi il più lontano possibile dalla candidatura.

Ci sono poi degli intoppi,  visto che la Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro ha  notificato  l’avviso di chiusura delle indagini  a quasi 130 gli indagati nella maxi inchiesta Glicine, scattata nel giugno dell’anno scorso tra Crotone, Cosenza e Catanzaro, oltre che in altre province italiane. Tra gli indagati,  spiccano i nomi eccellenti dell’ex governatore Mario Oliverio così come del suo ex capo di gabinetto, Giancarlo Devona; ma anche quelli dei dirigenti regionali Mimmo Pallaria e Orsola Reillo; ed ancora dell’ex assessore regionale Nicola Adamo; dell’ex consigliere regionale Enzo Sculco, leader dei Demokratici di Crotone, e della figlia Flora, anch’essa ex consigliere regionale; e poi quelli degli imprenditori nel settore dei rifiuti e patron del Crotone Calcio, Raffaele e Gianni Vrenna; dell’imprenditrice nel settore sanitario nonché ex vice presidente della Regione Antonella Stasi; infine del sindaco di Rocca di Neto Alfonso Dattolo.

Secondo gli inquirenti si sarebbe fatta luce su un presunto comitato politico-affaristico del quale avrebbero fatto parte proprio alcune di queste figure eccellenti.

L’accusa parla difatti di “un gruppo stabile e strutturato promosso, diretto e organizzato da soggetti politici, amministratori pubblici, imprenditori ed intermediari di imprese al fine di commettere una serie indeterminata e continua di delitti contro la pubblica amministrazione, in particolare nell’ambito regionale calabrese e crotonese in particolare”. C’è da prepararsi  a nuovi intrighi e colpi di scena. Con i prossimi sviluppi attesi per ottobre, è ufficiale: la corsa per le regionali in Calabria è già partita ed ‘anzi tempo all’Orco Generose travolse alme d’eroi…’.

Circa Redazione

Riprova

Annunziata su Giorgia Meloni: ‘La sua capacità di leadership ha avuto un impatto pazzesco in Europa’

Strano a dirsi:  Lucia Annunziata si congratula con la premier. Ospite di Floris a DiMartedì …

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com