La Commissione Ue: la squadra di Ursula von der Leyen. Fitto, vice presidente esecutivo con delega

Alla Conferenza dei presidenti dei gruppi, la von der Leyen ha presentato la sua lista con al posto di Thierry Breton, dimessosi, nella casella destinata alla Francia, ecco Stéphane Séjourné.

. “Insieme saremo un’unica squadra, al lavoro per raggiungere un obiettivo comune: rendere l’Europa più forte”, le parole di von der Leyen. Che ha deciso di nominare per il suo secondo mandato “sei vice presidenti esecutivi: quattro donne, due uomini”, tra cui Fitto.

La Commissione Ue: la squadra di Ursula von der Leyen

La presidente della Commissione ha presentato  la squadra e i relativi portafogli nel corso di una riunione a Strasburgo con i leader dei gruppi e la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola. Nata quindi la nuova Commissione Ue che, come si era supposto dalle ultime indiscrezioni, ha visto sei vicepresidenze esecutive, tra cui una al commissario italiano Raffaele Fitto.

Oltre a Fitto che si occuperà oltre che dell’economia reale anche della supervisione su Agricoltura e Salute, ecco il portafoglio alla Coesione cui si aggiunge il Pnrr. Oltre all’italiano, ecco ruoli per il commissario polacco Serafin a cui è stato attribuito il Budget. Al greco Tzitzikostas i Trasporti, alla finlandese Virkkunen il Digitale, alla svedese Roswall la Giustizia e alla belga Lahbib la Migrazione. All’olandese Hoekstra, l’Economia.

Di seguito i dicasteri assegnati nel dettaglio:

Henna Virkkunen (Finlandia): Commissaria alla Sicurezza e alla Sovranità tecnologica

Teresa Ribera (Spagna): Commissaria per la Transizione ecologica e la Concorrenza

Raffaele Fitto (Italia): vice presidente esecutivo della Commissione europea con la delega alla Coesione e alle Riforme

Roxana Minzatu (Romania): Commissaria responsabile per i talenti e le

competenze

Stéphane Séjourné (Francia): Commissario per la Strategia Industriale

Kaja Kallas (Estonia): Alta rappresentante per la politica estera

Di seguito anche l’elenco di tutti i commissari e le commissarie:

Maroš Šefčovič (Slovacchia): Commissario per il Commercio e la sicurezza economica (un nuovo portafoglio che comprende anche la politica doganale) e Commissario per le relazioni interistituzionali e la trasparenza

Andrius Kubilius (Lituania): Commissario per la Difesa e lo Spazio

Piotr Serafin (Polonia): Commissario per il Budget

Magnus Brunner (Austria): Commissario agli Affari interni e alle migrazioni

Wopke Hoekstre (Olanda): Commissario uscente per il Clima, continuerà a mantenere il portafoglio per l’Azione climatica anche nel prossimo collegio dei commissari

Dubravka Suica (Croazia): Commissaria per il Mediterraneo

Oliver Varhelyi (Ungheria): Commissario alla Salute e al benessere animale (in precedenza era Commissario all’Allargamento)

Valdis Dombrovskis (Lettonia): Commissario per l’Economia e la produttività, commissario per l’Attuazione e la semplificazione

Dan Jorgensen (Danimarca): Commissario all’Energia

Apostolos Tzitzikostas (Grecia): Commissario ai Trasporti

Christophe Hansen (Danimarca): Commissario all’Agricoltura

Michael McGrath (Irlanda): Commissario alla Giustizia e allo Stato diritto

Marta Kos (Slovenia, ma deve essere ancora confermata dal governo di Lubiana): Commissaria per l’Allargamento, responsabile anche del vicinato orientale.

La nomina di Raffaele Fitto a vice presidente esecutivo della Commissione europea con delega alla Coesione e alle Riforme fa gioire la maggioranza, apre una riflessione nel Pd che preferisce non sbilanciarsi e mostra un M5S molto critico orientato verso il no in aula a Bruxelles “per i magri risultati dell’implementazione del Pnrr” in Italia, come riferiscono alcune fonti del Movimento.

. “Un riconoscimento importante che conferma il ritrovato ruolo centrale della nostra Nazione in ambito Ue. L’Italia torna finalmente protagonista in Europa – commenta Giorgia Meloni sui social – In bocca al lupo Raffaele, siamo certi che svolgerai benissimo il tuo incarico nell’interesse dell’Europa e dell’Italia”.

Nel centrosinistra molto critico il M5S. L’argomento sarà al centro di una riunione degli europarlamentari pentastellati dopo l’audizione di Fitto nelle commissioni competenti. Al momento il no è la scelta più accreditata. Si apre una riflessione nel Partito democratico. “Nasce una Commissione conservatrice specchio dei governi europei di questo momento. Un passo indietro. Ci impegneremo in Parlamento per garantire un’Europa più forte e più umana. Il commissario Fitto si liberi dalla retorica anti europeista del governo che lo ha indicato”, commenta Nicola Zingaretti, capodelegazione eurodeputati Pd. Un passo indietro, “stampo conservatore e dipendente dal consenso dei governi. Una cesura dal passato”, per il deputato dem Enzo Amendola che augura a Fitto di“liberarsi della narrativa sovranista del suo governo”.

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