Una veduta di Palazzo Chigi dove è in corso un nuovo vertice di governo sul testo del decreto di Agosto, Roma 6 agosto 2020. MAURIZIO BRAMBATTI/ANSA

Sicurezza del personale sanitario, Vertice a Palazzo Chigi per la sicurezza del personale sanitario: si lavora all’arresto in flagranza differita

La sicurezza del personale sanitario è stata al centro di un vertice a Palazzo Chigi, presieduto dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano. Durante l’incontro, secondo quanto emerso, è stato fatto il punto sulle “urgenti misure di contrasto alle azioni violente perpetrate contro strutture e personale sanitari” e sui provvedimenti già messi in campo.

Oltre a Mantovano, hanno preso parte al vertice i ministri per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani; della Giustizia, Carlo Nordio; dell’Interno, Matteo Piantedosi; della Salute, Orazio Schillaci.

Attualmente, si legge in una nota di Palazzo Chigi, “sono 198 i presidi di polizia attivi nelle strutture ospedaliere del territorio nazionale, a fronte dei 126 preesistenti. In particolare, dall’inizio del 2023 si è registrato un incremento di 72 presidi, pari al +57,1%. Parallelamente è aumentato anche il numero degli operatori della Polizia di Stato impiegati, passati dai 299 iniziali agli attuali 432, pari al +69,2%. È stato assicurato, altresì, l’ampliamento delle fasce orarie giornaliere di apertura dei suddetti presidi”.

“Con i colleghi della Giustizia e dell’Interno stiamo elaborando la norma per l’arresto in flagranza differito”, ha  spiegato il ministro Schillaci, nella comunicazione in Commissione Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale del Senato durante la quale ha dato conto anche della riunione a Palazzo Chigi, riferendo che con i colleghi presenti si è parlato di come “arrivare rapidamente a una definizione del provvedimento”. “È un istituto già sperimentato negli stadi di calcio con l’arresto anche nelle 48 ore successive al fatto, grazie alla documentazione video-fotografica. È un valido strumento per rendere efficace il contrasto alle aggressioni. Ma – ha rimarcato il ministro – c’è anche un problema culturale che è evidente: nel tempo si è degradato il rapporto medico-paziente e serve agire sulla formazione. Chi ha il camice bianco e presta le cure non deve essere aggredito”, è “impensabile” che lo sia e “ancora più grave se il 70% delle aggressioni è ai danni di donne”. “Inoltre – ha concluso Schillaci – per garantire l’ordine e la sicurezza negli ospedali, stiamo vagliando la possibilità di prevedere misure appropriate per filtrare l’accesso dei visitatori e per implementare il numero di videocamere di videosorveglianza disponibili”.

L’arresto in flagranza differita è una misura prevista dall’articolo 382 bis del codice di procedura penale italiano. Questa disposizione consente l’arresto di una persona anche se non colta nell’atto di commettere il reato, purché vi sia una documentazione videofotografica o telematica che attesti inequivocabilmente il fatto e l’autore12. Questa misura si applica principalmente nei casi di reati contro la persona, la famiglia e la sicurezza della Repubblica, e l’arresto deve essere effettuato entro 48 ore dal fatto.

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