Litigi pentastellati tra Conte e Grillo con l’Arrocco di Casalino…

Rocco Casalino è attento alle vicende pentastellate ed ai litigi tra Conte e Grillo e resta, magari in attesa del grande fratello 2, e resta fedele all’Avvocato del popolo, criticando al contempo la gestione del Movimento: “Resto leale a Conte, consapevole che ci debba essere questo percorso dell’Assemblea costituente per rigenerarci, per un nuovo slancio: dobbiamo esserne tutti orgogliosi”.

Per  Casalino “è giusto stare nel campo progressista, se di là ci sono Meloni, Salvini e Tajani. Però il Movimento, per funzionare, deve essere qualcosa di più ampio e meno ideologico. Altrimenti, dopo aver perso i voti a destra dopo il 33% nel 2018, per colpa della Lega che era più netta, perderà anche quelli a sinistra, perché gli elettori sceglieranno l’originale”. Casalino ascolta e consiglia Conte,  però non lo segue più come prima. “Ci sono italiani che non votano, bisogna rivolgersi anche a loro, senza illusioni centriste da nuova Dc” dice, parlando di “mercato elettorale da aggredire”.

“Devo fare una smentita pubblica riguardo all’articolo de ‘Il Foglio’, che ha riportato erroneamente una mia presunta critica alla linea politica di Conte. Voglio essere chiaro: non ho mai affermato che Conte stia sbagliando linea politica. Al contrario, condivido pienamente la linea politica del Movimento sotto la sua guida”, precisa poi Rocco Casalino.

“Il mio compito, essendo focalizzato sulla strategia comunicativa, è quello di trovare strumenti e formule che ci permettano di ampliare il nostro raggio d’azione, non solo all’interno del campo progressista, ma anche verso quell’ampia fascia di astensionisti e persone deluse dal centrodestra”,  che prosegue: “Per raggiungere questo obiettivo, è fondamentale adottare un approccio meno ideologico e più pragmatico. Solo così possiamo intercettare sensibilità che, pur non identificandosi necessariamente con la nostra area, possono vedere in noi una forza politica credibile, capace di proporre soluzioni innovative. Non è una questione di ‘scegliere l’originale’ in politica, perché ormai di ‘originale’ c’è ben poco. La vera sfida è riuscire a parlare a quei mondi che non si riconoscono più nelle tradizionali etichette di destra o sinistra”. Infine, dice che “c’è entusiasmo per questa nuova fase. Semplicemente rimane il dispiacere per lo scontro Conte-Grillo, che ferisce l’intera comunità e offusca il grande lavoro e gli obiettivi della assemblea costituente” conclude Casalino.

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