Trenta luoghi e sapori ancora da scoprire in Sicilia: riparte ‘Terre dei Tesori’

“Le Vie dei Tesori” ripropone il programma di visite e degustazioni in tante aziende agricole siciliane. Il festival prevede esperienze in cantine, frantoi e tanti altri luoghi

“Le Vie dei Tesori” ripropone il suo progetto satellite “Terre dei Tesori”, il programma di visite e degustazioni nelle aziende agricole siciliane d’eccellenza.

Tra racconto ed esperienza, il festival prevede numerosi eventi e degustazioni: una trentina tra cantine, frantoi, aziende agricole, allevamenti, birrifici e tanti altri luoghi  che arricchiscono i weekend dal 14 settembre al 3 novembre.

“Terre dei Tesori”, voluto dall’Assessorato regionale all’Agricoltura, fa parte del Programma di sviluppo rurale Sicilia, finanziato dal Fondo Europeo Agricolo per lo sviluppo rurale. Oltre alle visite nelle aziende, il progetto prevede la promozione di un’altra decina di attività agricole, coinvolte nei finanziamenti europei.

ESPERIENZE

Durante i weekend di “Terre dei Tesori” si possono piantare bulbi di zafferano con “Arkania” a Marianopoli  e passeggiare tra i ficodindieti da “RaMì” a San Cono.

Ma il programma è anche un’occasione per scoprire che la manna ha proprietà benefiche, visitando “Appiano” sulle Madonie, e che con i limoni si può fare di tutto, soprattutto se sono “eco” come quelli di “Badiula” a Carlentini.

A Marineo si possono assaporare gli agrumi dell’azienda “Di Sirena”, mentre per le uova freschissime si può andare a Contessa Entellina, da “D’Agostino”. Con “AgriContura” sui Nebrodi e con “Bergi” a Palermo, si scopre quanto è necessario salvare l’ape nera sicula.

Sulla piana di Catania, le “Sorelle Di Pino” raccontano la storia dei mandorli, spiegando che un borgo abbandonato può rinascere tramite un forno Doc, come è successo a “Santa Rita”, a pochi passi da Delia, e che un avvocato può abbandonare la toga per inventare formaggi deliziosi al “Caseificio Bompietro”.

E ancora, è possibile trascorrere una giornata con i pastori alla “Minnirata” di San Biagio Platani, andare a cavallo sulle trazzere ragusane al “Casato Licitra”  e assaggiare la ricotta fresca da “AllevaBio” a Catania.

CANTINE E BIRRIFICI

Per le cantine c’è solo l’imbarazzo della scelta: per il Marsala si va al “Baglio Donna Franca” o di fronte alle Egadi alle “Cantine Fina”; per il Nero d’Avola da “Sallemi”, vicino Caltagirone. Per gli antichi vitigni, invece, si va ad assaporare il Mamertino a Nocera, alla “Società Agricola Vasari”. Per la Doc si visita Etna da “Zumbo”, per il Syrah da “Entellano” alle porte di Contessa Entellina.

Per gustare il vino e il pane condito in una cava si va da “Stallaini”, a Cassibile. Ma se si vuole cedere alla tentazione di un bel bicchiere di grappa, allora si sale sull’Etna, a Santa Venerina, da “Russo Siciliano”.

Porte aperte anche ai birrifici: da “Bruno Ribadi” a Terrasini si possono gustare le Bionde e le Scure che sanno di agrumi. Da “24 Baroni”, invece, si pensa alla storia delle casate dell’Ennese.

ULIVETI
Spazio anche all’olio Made in Sicily: da “Mazì” si passeggia tra gli ulivi, da “Consoli”, nella Valle del Simeto, si ricavano cosmetici e oli aromatizzati. L’olio Zito è di nobili origini e si produce a San Marco D’Alunzio.

Da “Cirinnà”, invece, le olive si raccolgono nel Val di Noto. A Giuliana c’è “Tommaso Maggiore”, che ha fatto rinascere i filari della nonna. E infine si va a Caltabellotta da “MATES”, che racconta tutto questo mondo in un piccolo museo.

COME PARTECIPARE
Per partecipare alle “Terre dei Tesori” basta prenotare e acquistare il proprio ticket di ingresso selezionando l’esperienza, la data e l’orario di proprio interesse.
Il costo delle esperienze varia in base all’azienda.

A chi prenota viene inviata per mail una pagina con un codice QR con giorno/orario di prenotazione da mostrare all’ingresso dei luoghi sul proprio smartphone o stampata.

Info e prenotazioni al 091 8421309, tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00.

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