“Il libro segreto del Rinascimento” di Sol Regi

Nel suo pregevole studio, frutto di appassionate ricerche, l’Autore invita a riflettere «sul concetto di destino e sulla connessione tra gli eventi, suggerendo che dietro a ciò che percepiamo come casualità possa celarsi un ordine più profondo.»

In questo scenario emerge con forza la figura di Giorgio Gemisto Pletone, pressoché sconosciuto ai più eppure filosofo talmente importante da aver inciso profondamente sul destino culturale dell’umanità tanto da indurre qualcuno a sostenere che, se abbiamo avuto il Rinascimento, lo dobbiamo a lui.

«Nel 1438 Giorgio Gemisto giunge a Ferrara in occasione del Concilio, al seguito dell’imperatore bizantino Giovanni VIII Paleologo, in veste di suo consigliere, insieme a settecento illustri filosofi eruditi ed ecclesiastici – come il cardinal Bessarione da Trebisonda […]. È proprio in questa occasione che inizia a farsi chiamare Pletone, per la traduzione letterale della parola che significa “pieno” (nel suo caso sottintendendo di cultura e conoscenze), e per l’assonanza col nome del suo filosofo più amato.»

«Per Gemisto è possibile immaginare e creare una società ideale, con tutte le religioni unificate, senza però riferirsi a una nuova religione, bensì a una nuova religiosità. È anche portavoce della visione spirituale platonica, innovativa per l’epoca, secondo cui l’anima non muore col corpo, ma sopravvive come spirito.»

Ma l’Autore fa molto di più: si spinge fino a voler ricercare «la storia dei destini incrociati fra un filosofo bizantino e l’introduzione del gioco delle carte in Occidente»: «ai Tarocchi pare sia stato affidato il delicato compito di nascondere e proteggere Pletone e le sue idee, quelle di un vero maestro considerato l’ultimo dei grandi iniziati».

In particolare, nelle ventidue carte degli Arcani Maggiori si celerebbe l’insegnamento di Pletone: essi costituiscono un veicolo per celare la dottrina eretica di un iniziato anticonformista, narto con l’obiettivo di proteggerlo dall’ira dell’Inquisizione. In particolare, è «la successione delle carte a rivelare il vero lascito del grande maestro.»

Nei Tarocchi si troverebbe dunque «riposto un percorso di conoscenza del sé, ma anche la rappresentazione di un mondo ideale fondato sulla Verità e non più sulla dogmatica appartenenza a un credo.»

L’Autore si incarica dunque di ricercare tale schema offrendo un metodo interpretativo atto a svelare il senso dei Tarocchi e accompagnandoci in un affascinante viaggio iniziatico alla scoperta della sapienza antica di Giorgio Gemisto Pletone.

Offerta

Leggere questo libro significa riappropriarsi di tale patrimonio di conoscenza, svelando il messaggio nascosto nei Tarocchi, il vero “Libro segreto del Rinascimento”: «l’insegnamento che ci rivelano, per quell’epoca, è incredibilmente illuminante, e si rispecchia perfettamente in tutto lo splendore che è stato espresso in quel periodo storico.»

«Molti pensano che la scienza abbia tutte le risposte ma […] è solo un’evoluzione del pensiero umano atto a capire come funziona il mondo. La presunzione di ritenere la scienza una ricerca finita, spesso trascina l’uomo nell’errore di trasformare quello che è – uno strumento di indagine per comprendere il funzionamento dell’uomo e dell’universo -, in un dogma al pari della religione. Questa arroganza più volte nella storia è sfociata in una sorta di censura verso chi, al di fuori dei nuovi paradigmi già accettati, scopriva altri orizzonti, trasformando la scienza in una vera e propria casta».

L’Autore ci conduce dunque in un mirabolante percorso che grazie agli scacchi, all’I Ching, giunge infine a indagare la natura del Fato e a svelare il potentissimo fenomeno della sincronicità descritta da Carl Gustav Jung e che aveva affascinato James Redfield al punto da ispirargli il romanzo La profezia di Celestino: «nulla accade per caso; il nostro è un pianeta vivente e pulsante, in costante evoluzione, che pensa e interagisce con noi» connettendoci «attraverso onde di risonanza gli uni con gli altri».

Una verità condensata d’altra parte nel cosiddetto “paradigma quantistico”: “non esiste nessun oggetto al mondo che sia isolabile”.

Conclude, l’Autore, «affermando che il malessere umano, sociale, e penso anche del nostro pianeta, si manifesti nell’isolamento. Per essere appagati abbiamo bisogno di risuonare, di entrare sempre più in contatto gli uni con gli altri. […] Incarnare il nostro archetipo, che è il nostro compito, ci fa sentire bene, risuonare con gli altri ci riempie di stima, risuonare con il pianeta ci colma di energia; la differenza tra stare bene o male sta proprio in questo: aprirci verso il mondo, il prossimo, e risuonare con il tutto».

Circa Redazione

Riprova

TUTTI TRANNE LUI il nuovo spettacolo scritto e diretto da Andrea De Rosa dal 21 al 23 ottobre al Teatro Anfitrione-Roma

Debutta in prima assoluta, dal 21 al 23 ottobre, al Teatro Anfitrione di Roma, TUTTI …

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com