“Guerra e Covid” di Marco Guerrieri

«La parola guerra del titolo rappresenta la disumanità storica, a cui in qualche modo, forse, siamo abituati. La parola Covid rappresenta la nuova disumanità a cui, forse, dovremo abituarci in futuro, se non saremo in grado di cambiare il corso degli eventi.

Il libro è una raccolta di considerazioni personali sulle vicende italiane relative al periodo maggio 2019 – dicembre 2022. È costruito in forma di diario con l’intento di conservare analisi, giudizi e riflessioni del momento sulla realtà sociopolitica in rapida evoluzione. Ho sentito l’impulso di scrivere, di lasciare una testimonianza, con intento civile e morale. La mia emozione era inizialmente quella dello stupore, della meraviglia. Com’era possibile che l’Occidente, e in particolare l’Italia, accettassero cambiamenti così radicali della società senza alcun dibattito politico, senza alcuna resistenza, senza alcun tentativo di capire e partecipare da parte dei cittadini? Com’era possibile che fosse consumato un tradimento strutturale della Costituzione sotto i nostri occhi increduli e attoniti?

Gli apostoli del mondo futuro andavano invocando per l’umanità “una profonda ristrutturazione sistemica e strutturale”, il cosiddetto great reset. L’Occidente si sta preparando allo scontro finale per la supremazia con il resto del mondo, e la grande ristrutturazione è propedeutica a quell’obiettivo. Secondo Tucidide il desiderio di accrescimento della propria potenza è inestinguibile nelle comunità umane organizzate politicamente.

Dopo lo smarrimento iniziale ho cominciato a comprendere. Ogni successiva emergenza era un elemento di una strategia complessiva, gli eventi erano legati, anche in proiezione futura. Siamo progressivamente passati attraverso un’incredibile palette di inganni e sofferenze: tradimenti della politica, menzogne dei governi, confinamenti, chiusure, quarantene, incinerazione dei cadaveri, cure sbagliate, vaccini obbligatori, ricatti e intimidazioni, obbligo di lasciapassare, reazioni avverse, sospensioni dal lavoro, omertà dei mezzi d’informazione, crollo del Pil, aumento della disoccupazione, guerra guerreggiata, crisi energetica. La pedagogia dell’emergenza non sembra più avere termine. Ogni nuova crisi ci porterà via altra libertà, ci renderà più poveri ed indifesi.

I lupi ci hanno sbranato. È stato un martirio programmato, una terribile prova per noi sudditi del potere. Abbiamo attraversato la palude della sofferenza, della segregazione, della solitudine, dell’indifferenza, dell’ingiustizia, dell’odio pubblico, del pubblico ludibrio. Siamo stati umiliati, offesi, sfregiati nell’anima. Abbiamo riscoperto l’uomo, la sua bestialità, che ritorna nella storia a manifestarsi ciclicamente nella decadenza. È questa l’unica vera terribile pandemia che ho colto intorno a me. Ma è anche stata una catarsi, una purificazione di coloro che, attraverso la sofferenza, hanno ritrovato il senso della vita e hanno riscoperto la loro umanità. Sembrerà strano ma la storia ricomincia sempre oggi, non domani, e a noi è affidato il compito di costruire il nuovo mondo, ciascuno secondo le sue forze. Tutti dovremo uscire dallo schema confortevole del disinteresse e dell’individualismo, perché “Il prezzo della libertà è un’eterna vigilanza” diceva Thomas Jefferson, e Gramsci aggiungeva: “Odio gli indifferenti”. È il messaggio di questo libro.

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Guerra e Covid

  • Guerrieri, Marco (Autore)

L’arrivo improvviso e inaspettato della pandemia era solo una prima fase, potremmo dire un assaggio, dell’emergenza a ciclo continuo. L’epopea del virus serviva a introdurre il controllo capillare nelle nostre vite e la compressione delle libertà e dei diritti. Siamo in marcia verso la nuova terra promessa della grande ristrutturazione in cui una moltitudine informe di esseri viventi su tutto il pianeta obbedirà alla volontà unica del Dio mercato, che ormai riempie di sé tutte le manifestazioni della vita e tutte le articolazioni del pensiero. Il nuovo mondo crea un branco indifferenziato di automi irreggimentati attraverso la metodica e raffinata distruzione delle individualità. Ogni manifestazione di spiritualità è abolita, non è produttiva, anche il sacro si trasforma e si adatta a supporto dell’utile.

Siamo già passati negli ultimi decenni attraverso crisi successive, come il terrorismo, i crolli finanziari, le immigrazioni di massa, le guerre ecc.; oggi il fenomeno ha preso velocità, si è strutturato e si è dato degli obiettivi. Si affacciano minacciosi all’orizzonte i nuovi filoni emergenziali del clima, della scarsità delle fonti energetiche e del cibo, della sicurezza informatica, della bioingegneria, delle nuove tecnologie, e altri ne verranno in futuro. Producono una forma quasi religiosa di accettazione fideistica della verità del potere, indiscutibile, ma sempre cangiante in funzione degli obiettivi correnti del relativismo nichilista che domina la nostra epoca. È la società del controllo “amorevole”.

Spesso l’insopportabile assurdità degli eventi mi ha spinto, quasi per disperazione, a fare dell’ironia, a utilizzare il tono sarcastico, tanto che alcuni scritti di questo libro sono paradossali, liberatori, altri, molto poco convenzionali, nascondono amare considerazioni. Scrivere è stata una forma di profilassi del dolore. Dice Aristofane: “Ingiuriare i mascalzoni con la satira è cosa nobile. A ben vedere significa onorare gli onesti.”

Così il 28 maggio 2019, ho cominciato a raccogliere le mie riflessioni, su ciò che di incredibile, di cattivo, di ingiusto stava accadendo sotto i miei occhi.

Bisogna evitare la schiavitù per evitare la guerra.»

L’Autore

Sono Marco Guerrieri, nato a Lucca nel 1949. Penso che il contenuto dei miei libri sia coerente con il mio cognome che, detto in lingua greca, suona come “Polemista”. Ho fatto l’ingegnere per mestiere, lavorando in Italia e all’estero, nella progettazione e costruzione di impianti petroliferi, petrolchimici, e nucleari. Oggi, ormai in pensione, scrivo per lasciare una testimonianza dei nostri tempi, e per stimolare i concittadini a prendersi cura del bene comune, che è la democrazia. Infatti, secondo Antonio Gramsci, bisogna attirare l’attenzione sul presente, se lo si vuole trasformare, seguendo “il pessimismo dell’intelligenza e l’ottimismo della volontà”.
Libri dell’autore:
Guerra e Covid. Italia tradita e ingannata
Fondo salva-Stati (Mes). Il punto di vista di un cittadino
Diario di un populista (prefazione di Diego Fusaro)

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