La Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d’Ocre e il MAXXI L’Aquila omaggiano Paola Agosti, protagonista della fotografia contemporanea italiana. Due le iniziative in programma a L’Aquila da giovedì 23 ottobre: a Palazzo Ardinghelli, sede del MAXXI L’Aquila, alle ore 17.00 in Project Room l’opening del Focus dedicato all’artista che presenta, per la prima volta, le fotografie acquisite nel 2023 per la Collezione di Fotografia del MAXXI Architettura e Design contemporaneo.
Alle ore 18.00, presso Palazzo Cappa Cappelli, sede della Fondazione, inaugura la mostra Lisbona, la notte è finita! – La Rivoluzione dei Garofani nelle fotografie di Paola Agosti, a cura Giorgio de Marchis e Pasquale Ruocco, che arriva in Abruzzo dopo la prima presentazione a Ravello, a Villa Ruffolo, nello scorso mese di settembre.
I due appuntamenti sono, dunque, un’occasione preziosa per conoscere e approfondire diversi aspetti dell’opera di Paola Agosti: dalle immagini di piazza che testimoniano e documentano le giornate della fine del regime dittatoriale di António Salazar in Portogallo, a quelle dedicate alla figura femminile negli ambienti di vita e lavoro fra gli anni ’70 e ’90 del secolo scorso.
L’artista sarà presente alle 17.00 al MAXXI L’Aquila e alle 18.00 alla presentazione alla Fondazione Giorgio de Marchis insieme ai curatori, nonché all’Ambasciatore del Portogallo Bernardo Futscher Pereira.
La mostra Lisbona, la notte è finita! testimonia e documenta gli avvenimenti del 25 aprile 1974 e dei giorni seguenti fino alla storica manifestazione del 1° maggio 1974 a Lisbona, così detta Rivoluzione dei Garofani. Infatti il 25 aprile un colpo di stato incruento pose fine, in Portogallo, al più duraturo regime dittatoriale dell’Europa occidentale: un avvenimento straordinario che ben presto assunse caratteri rivoluzionari, entrando nell’immaginario collettivo, non solo portoghese, come uno degli episodi più entusiasmanti e commoventi della lotta per la libertà e la giustizia nel XX secolo. Cineasti, scrittori, giornalisti e artisti da tutto il mondo si recarono immediatamente a Lisbona per “vedere da vicino la rivoluzione” e tra questi vi fu Paola Agosti, che presto si sarebbe affermata come una delle più significative e attente fotografe italiane e che, nel 1974, giovanissima, fu l’unica fotografa straniera a immortalare e catturare in maniera eloquente il clima di festa e di fratellanza che si viveva in Portogallo in quei giorni iniziali. L’esposizione riunisce 28 fotografie realizzate da Paola Agosti in occasione di due soggiorni in Portogallo, nella primavera del 1974 e nell’estate del 1975.
Come scrive lo storico dell’arte Pasquale Ruocco nel testo in catalogo, le fotografie di Paola Agosti sono «un reportage a caldo, senza fronzoli, svolto con profonda partecipazione e con la consapevolezza dell’urgenza di quegli avvenimenti. Incontriamo, come se fosse oggi, ora, una camionetta che trasporta un gruppo di soldati sorridenti, qualcuno ci guarda negli occhi, invitandoci a partecipare a quella gioia collettiva, mentre qualcun altro, in piedi, guarda avanti, con la stessa fierezza di una Libertà che guida i popoli. I bambini, i giovani, gli anziani riconquistano le loro strade mentre lo splendore di una donna in marcia spazza via il terrore, incenerito, di corsa, nel camino della sede della polizia politica. E poi le manifestazioni contro il colonialismo, contro ogni forma di fascismo, desiderose di giustizia, di riscatto, di rinascita. A tutto ciò il bianco e nero della Agosti, bilanciatissimo, senza indugiare in contrasti troppo drammatici e teatrali, conferisce la dimensione della memoria storica, viva e densa, che fa di una fotografia prima di tutto un documento ma, al contempo, un potente mezzo di sollecitazione emotiva, facendoci quasi ascoltare le note di José Afonso o il profumo di un garofano rosso».
Il progetto, in coincidenza con il Cinquantesimo anniversario della Rivoluzione portoghese, è realizzato, nell’ambito di Culture sonore 2024, con il sostegno del Comune di Ravello, Ambasciata del Portogallo, Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Straniere – Università Roma Tre Cátedra Camões, I.P. “José Saramago” – Università Roma Tre, Camões, Instituto da Cooperação e da Língua – Portugal, in collaborazione con la Fondazione Ravello e la Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d’Ocre Onlus.
Il 21 novembre, in vista del finissage della mostra alla Fondazione de Marchis (23 novembre), alla presenza dell’Ambasciatore portoghese, della docente di Storia contemporanea del DSU, Simona Troilo, e della stessa Paola Agosti, il MAXXI ospiterà in sala polifunzionale la proiezione del film Outro País, del regista Sérgio Tréfaut che racconta la rivoluzione portoghese attraverso gli occhi di alcuni dei più grandi fotografi e registi internazionali che hanno assistito all’evento.
Continuerà fino al 2 febbraio 2025 il FOCUS Paola Agosti nelle Collezioni del MAXXI che presenta, invece, il nucleo di 20 fotografie vintage acquisite dal museo nel 2023, incentrate principalmente sul racconto trasversale condotto da Paola Agosti attraverso più decenni e in differenti continenti e che ha per soggetto donne ritratte, al di fuori di ogni mistificazione, nel proprio contesto di vita, nella dimensione del lavoro, impegnate nel tentativo di affermare un diverso ruolo sociale o di proporre una nuova visione culturale.
Le fotografie sono tratte da diverse serie fotografiche che l’artista ha sviluppato nel corso del tempo. Considerata tra le principali fotogiornaliste italiane, Paola Agosti ha seguito a lungo il movimento femminista e più in generale il mondo femminile: dalle rivendicazioni delle donne per i loro diritti – come quello al divorzio e all’aborto – alle lotte contro la violenza di genere, dalla denuncia dell’isolamento domestico all’analisi del lavoro in fabbrica. La passione per il femminile non abbandona mai l’artista: quando la sua attività di fotografa indipendente la porta a compiere diversi viaggi in Europa, in Sud America, negli Stati Uniti, in Africa – in cui il suo interesse rimane costante – , emergono alcuni intensi ritratti scattati in Argentina, immagini di lavoro in un centro di ricerca di Cuba insieme al reportage dedicato al mondo contadino della Marsica. Il focus presenta anche foto poi pubblicate nei suoi libri: Riprendiamoci la vita, racconto per immagini dell’irruzione delle donne come soggetto sociale sulla scena politica italiana del 1976, e La donna e la macchina dedicato alle donne al lavoro nelle fabbriche dell’Italia settentrionale tra i primi anni Settanta e i primi anni Ottanta.
Come già avvenuto con Mimmo Jodice. Mediterraneo, il Focus dedicato alle acquisizioni della Collezione Permanente della Fondazione MAXXI permette di guardare al Patrimonio come spazio di ricerca e di approfondimento, offrendo al pubblico una narrazione sintetica ma puntuale di alcune delle ricerche più significative di alcune figure chiave della ricerca visiva contemporanea.