Sono iniziate le riprese del nuovo progetto cinematografico di Alessandro Parrello, Gli Eroi Vestiti di Bianco, nato da una collaborazione tra Cortinametraggio e Capitanerie di Porto – Guardia Costiera in occasione del Centosessantesimo anno dalla fondazione del Corpo, che ricorrerà nel 2025.
Il film di Parrello, che firma anche soggetto e sceneggiatura originale è stato selezionato infatti dalla Guardia Costiera, proprio nel concorso indetto da Cortinametraggio, dedicato ai registi, per il primo evento che aprirà delle celebrazioni di questa ricorrenza che avverrà il 3 dicembre 2024. Le riprese si svolgeranno nelle suggestive cornici di Civitavecchia e Monopoli. Il film, prodotto da West 46th Films con il contributo di Elman e Trend Micro, rende omaggio alla storia delle Capitanerie di Porto, con un racconto fantastico che fonde azione, storia e romanticismo. Il progetto coinvolgerà spettacolari riprese aeree ed acquatiche, con l’impiego di cavalli, elicotteri, navi e motovedette, per una regia con molta azione, arricchita però da un tono più intimo e romantico. Le ambientazioni sono state accuratamente selezionate dal regista per offrire scenari epici e mozzafiato, in linea con la grandiosità della trama. Gli Eroi Vestiti di Bianco racconta la storia del Comandante della Guardia Costiera Adriano Forti (interpretato da Marco Bonini), che, nel giorno del compleanno della figlia, si trova a fronteggiare un attacco hacker ai sistemi GPS di uno yacht. Durante le operazioni di soccorso, l’apparizione di un misterioso ed elegante signore anziano, dal volto antico e fare paterno, proietta il Comandante in un’epoca passata, nel 1865, anno in cui nascono le Capitanerie di Porto a firma del Re Vittorio Emanuele II. Un legame di valori tra il passato e il presente, sancito dalle persone dietro la divisa, porterà il Comandante Forti a bordo di una nave della Guardia Costiera, dove lo attende l’Ammiraglio Veli, per una richiesta di soccorso insolita e molto speciale. Il cast del film include anche Antonio Catania nel ruolo dell’Ammiraglio Stefano Veli, Barbara Venturato come Tenente di Vascello Antonella Braschi, e Alessandro Parrello come il Capitano Oliveri del passato. Il team creativo comprende Cosimo Fiore (direttore della fotografia), Maurizio Carraro e Alessandra Schilardi (scenografi), Laura De’ Navasques (costumista), Sara Santucci (trucco e acconciature) e Jack Costello (montaggio). Con la sua narrazione intensa e spettacolare, Gli Eroi Vestiti di Bianco promette di celebrare non solo la storia della Guardia Costiera, ma anche i valori di famiglia, coraggio e dedizione che contraddistinguono gli uomini e le donne dietro la divisa. Note di Regia: Nell’ottica di dover raccontare una celebrazione importante come l’anniversario dei 160 anni del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, l’idea è quella di farlo attraverso un racconto di emozioni, dove storia e romanticismo si fondono, in una chiave cinematografica fantastica e spettacolare. La propensione al soccorso emerge qui attraverso scene di azione epiche e i dialoghi dei protagonisti che, con il loro lato umano di valori e di sogni realizzati, si ricongiungono con le emozioni proprie degli esseri umani che hanno fatto grande la storia di questo Corpo. Attraverso un piccolo elemento fantastico mi piace l’idea di portare la narrazione su due linee temporali, il 1865 e il 2025, in modo che anche chi non conosce la storia potrà scoprire e assistere alla firma del Regio Decreto per mano del Re Vittorio Emanuele II e conoscere il volto di chi è stato il primo Comandante Generale delle Capitanerie di Porto, oggi divenuto un simbolo. Da spettatore e autore penso sia celebrativo mettere in scena il momento da cui tutto è partito, con un taglio fortemente cinematografico, fino ad arrivare ai nostri giorni in cui la moderna Guardia Costiera, dopo 160 anni di grande evoluzione, partendo da una lancia a remi, possiede oggi mezzi tecnologicamente avanzati, con i quali garantisce la tutela dei nostri mari e la sicurezza di chi ne usufruisce per svago o lavoro, grazie ai suoi 11.000 donne e uomini che navigano come fossero un milione. Il titolo vuole evocare ad un film di avventura e intrattenimento family, poiché ritengo che per svolgere questo compito bisogna essere degli eroi mossi da un grande senso di appartenenza e famiglia. Il soccorso speciale che richiama il nostro protagonista, raccontato con una regia di azione, unita alla commedia romantica, vuole essere un inno alle persone dietro la divisa, con le loro vite e le loro emozioni, proiettandoci metaforicamente verso il futuro, che vede la Guardia Costiera protagonista, con i suoi mezzi e i suoi valori, ad affrontare qualsiasi missione e richiesta di aiuto, purché ci sia di mezzo il mare! (Alessandro Parrello) |
Tags civitavecchi9a film parrello
Riprova
Le Teste di Caltagirone all’Areoporto di Catania, ecco l’installazione con i vasi antropomorfi della tradizione caltagironese
Un albero di Natale composto da Teste di Moro provenienti da Caltagirone è stato allestito …