Gli astronauti vestono Prada, la sfida del brand italiano: tute per la missione Artemis III fatte per resistere a -200 gradi

Il  diavolo veste Prada ma anche gli astronauti che torneranno sulla Luna. Firmata dalla maison della moda italiana di fama planetaria, la tuta per la missione Artemis III della Nasa. Stile inconfondibile, elegante, con le caratteristiche rifiniture rosse che spiccano nel bianco (colore che protegge dalle alte temperature), l’Axiom Extravehicular Mobility Unit (AxEMU) è stata presentata a Milano al Congresso astronautico mondiale (Iac).

Gli astronauti della missione Artemis III, che riporterà l’Uomo sulla superficie della Luna, se tutto andrà bene entro la fine di questa decade vestiranno Prada. A presentarla c’erano Matt Ondler, presidente di Axiom Space, Russell Ralston, Executive Vice President of Extravehicular Activity, sempre di Axiom Space, e Lorenzo Bertelli, Chief Marketing Office & Head of Corporate Social Responsibility di Prada Group. Durante la presentazione non sono stati rilasciati dettagli tecnici completi della tuta, denominata per la precisione Axiom Extravehicular Mobility Unit (AxEMU), anche perché le due aziende intendono tenere confidenziali alcune delle tecnologie sviluppate in partnership, a cominciare dai materiali utilizzati per il rivestimento esterno della tuta, che non è solo quello immediatamente più visibile, ma anche fondamentale per gestire l’esposizione alla luce solare sulla superficie della Luna.

La tuta è pensata per sostenere lunghe attività extraveicolari nello spazio e sulla Luna – riporta un ampio servizio su Repubblica-. Ed è dotata di un sistema di supporto vitale, con ridondanza multipla di tutti i sottosistemi, con un’autonomia di 8 ore. Il supporto vitale provvede alla pressurizzazione, alla fornitura dell’ossigeno, al riciclo della CO2, alla gestione degli estremi sbalzi di temperatura che caratterizzano il Polo Sud della Luna e all’idratazione e alimentazione degli astronauti durante lunghe sessioni di lavoro nel vuoto dello spazio, si legge sul sito Dday.it. Con queste tute gli astronauti potranno fare cose inimmaginabili fin’ora: spingersi dentro i crateri e resistere agevolmente alle temperatura della Luna che oscillano tra -240 gradi e +180. Grande è stata la sfida di collaudare  i materiali e i design capaci di resistere e isolare l’astronauta all’interno della tuta.

La fase di revisione critica del design inizierà nel corso del 2025. Attualmente, il lancio di Artemis III è programmato per non prima dell’ottobre del 2026, ma slitterà con ogni probabilità almeno al 2027.

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