Mattarella firma la manovra

Dal cuneo fiscale alle pensioni, dalle detrazioni fiscali per le famiglie, ai congedi parentali al bonus bebè e asili nido, fino alla sanità: sono in tutto 144 gli articoli della manovra di bilancio 2025, approvata dal Quirinale e depositata alla Camera. L’esame della manovra dunque quest’anno partirà dal Montecitorio, in base al principio dell’alternanza. Le audizioni davanti alle commissioni Bilancio del Parlamento – secondo quanto viene riferito – dovrebbero iniziare il 28 ottobre. Mentre il termine degli emendamenti dovrebbe essere fissato fra l’8 e il 10 novembre. Tre i relatori di maggioranza: per Fratelli d’Italia Ylenja Lucaselli, per FI Mauro D’Attis e per la Lega Silvana Comaroli. Famiglie numerose, spese sanitarie, congedi, pensioni, rinnovo del taglio del cuneo fiscale: grande è l’impegno del governo di dare risposte alle domande più urgenti. Pur in un momento di crisi economica generale l’esecutivo Meloni riesce nell’intento di tenere i conti in ordine e di aiutare chi più è in difficoltà.

Arriva nella legge di Bilancio il riordino delledetrazioni fiscali, con un primo assaggio di quoziente familiare per i nuclei con reddito sopra i 75mila euro. Fermi restando gli specifici limiti previsti da ciascuna norma agevolativa, per i soggetti con reddito complessivo superiore a 75.000 euro gli oneri e le spese per i quali è prevista una detrazione dall’imposta lorda sono ammessi in detrazione: fino a un ammontare calcolato moltiplicando l’importo base determinato in corrispondenza del numero di figli, si legge nella norma. L’importo base è pari a 14.000 euro, se il reddito complessivo del contribuente è superiore a 75.000 euro; 8.000 euro, se il reddito complessivo del contribuente è superiore a 100.000 euro. In base al ddl Bilancio il coefficiente da utilizzare nelle detrazioni delle famiglie è pari a: 0,50, se nel nucleo familiare non sono presenti figli; 0,70 se nel nucleo familiare è presente un figlio; 0,85 con due figli e 1 se nel nucleo familiare sono presenti più di due figli.

Le spese sanitarie e quelle relative ai mutui per la casa saranno escluse dal tetto della revisione delle detrazioni prevista dal testo . « Il nuovo sistema ha l’obiettivo di far risparmiare allo Stato più di un miliardo di euro all’anno. E prevede un taglio delle detrazioni per single, famiglie senza figli a carico e con redditi medio alti.

Arriva il bonus bebé per i prossimi due anni: al fine di incentivare la natalità e contribuire alle spese per il suo sostegno, per ogni figlio nato o adottato dal primo gennaio 2025 è riconosciuto un importo una tantum pari a 1.000 euro, erogato nel mese successivo al mese di nascita o adozione per le famiglie con Isee non superiore a 40.000 euro annui. Costo della misura è di 330 milioni di euro per l’anno 2025 e 360 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2026.

Il testo prevede inoltre fino a tre mesi di congedo parentale retribuiti all’80%.

Si rafforza il bonus asili nido. Il ddl Bilancio prevede un incremento della spesa di 5 milioni di euro annui a decorrere dal 2025; e l’esclusione del computo dell’Assegno unico per la richiesta del bonus. Inoltre le misure di supporto al pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido vengono estese alle famiglie con un solo figlio.

Il bonus alle mamme lavoratrici con almeno due figli  è esteso anche alle autonome.

“Il livello del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard cui concorre lo Stato è incrementato di 1.302 milioni di euro per l’anno 2025; 5.078 milioni di euro per l’anno 2026; 5.780 milioni di euro per l’anno 2027; 6.663 milioni di euro per l’anno 2028; 7.725 milioni di euro per l’anno 2029 e 8.898 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2030″. Lo prevede il Ddl di Bilancio nel titolo VII dedicato alle misure sulla sanità.

Stretta fiscale sulle operazioni in criptovalute come il Bitcoin: in base al ddl Bilancio sulle plusvalenze e gli altri proventi l’imposta sostitutiva è applicata con l’aliquota del 42%. Decade il tetto dei ricavi per le imprese passibili di imposta: secondo il provvedimento, che adesso passerà all’esame della commissione Bilancio della Camera, sono soggetti passivi dell’imposta sui servizi digitali i soggetti esercenti attività d’impresa che realizzano ricavi derivanti da servizi digitali nel territorio dello Stato.

Sale a 617,89 euro la pensione minima dagli attuali 614,77 euro: circa 3 euro in più, per la rivalutazione per rispondere all’andamento dell’inflazione. E’ quanto si evince dal ddl Bilancio, in base al quale la perequazione sarà del 2,2% per il 2025 rispetto al trattamento minimo prima della maggiorazione (598,61 euro) e dell’1% dell’inflazione del 2024. L’aumento sarà di 1,3 punti percentuali per l’anno 2026.

Saranno stanziati 10,85 miliardi in tre anni per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego.

Le detrazioni delle spese di efficientamento energetico sulla prima casa restano al 50% per gli anni 2025, 2026 e 2027. Per le secondo case la detrazione è ridotta al 36% nel 2025 e al 30% nel 2026 e nel 2027.

È obbligatorio che i registratori di cassa siano collegati telematicamente ai Pos per inviare immediatamente all’Agenzia delle Entrate l’aggregato dei corrispettivi e dei pagamenti giornalieri.

Per le assicurazioni sulla vita sottoscritte dal 2025 è obbligatorio il versamento annuale dell’imposta di bollo. Tale costo viene scomputato dal montante versato alla scadenza o al riscatto della polizza. Per i contratti già in essere le compagnie dovranno versare il pregresso per una quota pari al 50 per cento entro il 30 giugno 2025, per una quota pari al 20 per cento entro il 30 giugno 2026, per una quota pari al 20 per cento entro il 30 giugno 2027 e per la restante quota del 10 per cento entro il 30 giugno 2028. Anche in questo caso i costi saranno scomputati al momento della scadenza o del riscatto.

La norma, contenuta nell’articolo 3 della manovra, si basa sostanzialmente nel rinvio di due esercizi della deducibilità delle svalutazioni su crediti. Esse sono recuperate dal 2027 al 2029 in quote uguali.

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