Venafro, la protesta silenziosa dell’ANVM, dimenticato l’ottantesimo anniversario degli stupri di guerra in Italia

Una delegazione dell’Associazione Nazionale Vittime delle marocchinate, ha effettuato un presidio davanti al cimitero militare francese di Venafro (Isernia).

 

Un sit-in pacifico e ordinato, quello organizzato all’esterno del camposanto dal sodalizio guidato dal presidente nazionale Emiliano Ciotti, che si è svolto in concomitanza con la cerimonia in ricordo dei caduti francesi in guerra.

 

Gli iscritti all’ANVM hanno esposto dei cartelli di protesta perché il crimine degli stupri di guerra non viene commemorato e anche quest’anno, nel quale ricorreva l’80° anniversario delle marocchinate ai danni della popolazione italiana, nessuna Istituzione Nazionale ha ricordato le vittime e ha fatto i nomi dei carnefici.

 

“Una presenza pacifica e silenziosa la nostra – dichiara Emiliano Ciotti, scrittore e presidente dell’ANVM – per noi parlavano i cartelli che abbiamo esposto. Da tanti anni i nostri associati; giornalisti, scrittori e ricercatori storici; raccolgono documenti e testimonianze sulle violenze compiute dai soldati alleati in generale e dai coloniali francesi in particolare durante la Campagna d’Italia.

 

Ringraziamo il Sindaco di Venafro, Alfredo Ricci, che al termine della cerimonia svoltasi all’interno del sacrario militare francese, come fa sempre è venuto a salutarci, accompagnato anche quest’anno dall’onorevole Elisabetta Lancellotta, componente della commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio e su ogni forma di violenza di genere.”

 

ANVM, associazione nazionale vittime delle marocchinate

 

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