Foti: ‘Meloni guida Europa il governo più solido e sarà il ponte decisivo per gli Usa’

‘Il premier Meloni sarà un “ponte” decisivo tra l’Europa e gli Usa’, afferma con chiarezza Tommaso Foti, capogruppo dei deputati di FdI: “La chiarezza del risultato non lascia margini di incertezza sul fatto che gli Stati Uniti vogliono cambiare pagina rispetto alla gestione Biden. Ma questa è anche una vittoria strepitosa del partito repubblicano. E noi siamo nella famiglia dei conservatori con loro. Poi, certo, come in ogni famiglia ci sono sensibilità diverse”.

In un’intervista a Repubblica Foti amplia gli orizzonti delle analisi ai rapporti transatlantici che da ora in poi interesseranno non solo l’Italia. La vittoria di Trump “servirà anche all’Europa, ma ad una condizione: costruire una coesione che finora non c’è stata. L’Europa non deve andare bene a tre Paesi che dominano gli altri ventiquattro”. Ed è in questo scenario che la premier saprà muoversi – analizza il capogruppo-. Meloni avrà un ruolo? è la domanda alla quale risponde: “Meloni è il punto di riferimento dell’Europa, in questo momento”. E lo è “anche perché guida il governo più solido. Vedrà, sarà un ponte decisivo tra Trump ed Europa.
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Dunque, Meloni giocherà un ruolo decisivo tra Trump ed Europa. La vicinanza a Ursula, la rottura con i Patrioti, il bacio in fronte di Biden non sono certo ostacoli al suo ruolo, risponde Foti a una domanda maliziosa. «No. E anzi, sarà strategica nel rapporto tra Europa e Usa. Per gli americani è una grande leader». «Meloni deve guidare un governo e ha il dovere di farlo da arbitro». Sulle preoccupazioni economiche che le opposizioni sventolano per demonizzare Trump, è altrettanto chiaro. Si parla dei dazi: “Come farete, con Trump? L’Italia è esposta”. Foti risponde: «L’Europa deve essere capace di confrontarsi senza complessi di inferiorità. Per farlo, deve ricordare che è vero che l’Ue ha bisogno degli Usa, ma vale anche il contrario».

L’ipotesi che Trump possa decidersi per lo stop delle armi a Kiev, realtà che potrebbee incrinare i rapporti con gli Usa. «Fare la pace non è un obiettivo antitetico a quello europeo di una pace giusta. Il problema è semmai come arrivarci. Per essere ancora più chiari: noi non abbiamo mai cambiato posizione sull’Ucraina. Semmai l’hanno fatto le opposizioni, sempre divise sulle mozioni. O vogliamo dire che Conte la pensa come Schlein?».

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