Il segretario provinciale del PD esalta le gesta del primo cittadino di Reggio Calabria grazie alle quali è stato addirittura eletto nell’ufficio di Presidenza dell’ANCI, ha stimolato la nostra curiosità.
Soddisfazione del sindaco di Reggio: ‘Buon lavoro al presidente Manfredi e a tutta la nuova squadra nazionale di Anci’
Nessuna elezione per Falcomatà all’ANCI
L’art. 19 dello Statuto ANCI, infatti, prevede che l’ufficio di Presidenza non sia elettivo ma che ne facciano parte di diritto soggetti che ricoprono determinate cariche. E fra questi soggetti non è ricompreso Falcomatà, il quale, avendo ricevuto dal Presidente Nazionale una delega sui Servizi Pubblici Locali, parteciperà alle riunioni dell’Ufficio di Presidenza solo quando si dovrà discutere di materie oggetto dell’incarico specifico ricevuto.
Quindi nessun riconoscimento dell’ottimo lavoro svolto dall’amministrazione comunale con successiva elezione che, come è evidente, non c’è mai stata.
E non poteva comunque esserci un riconoscimento politico essendo l’ANCI un organismo rappresentativo di tutti i Comuni italiani e quindi, in quanto tale, non soggetto a valutazioni di natura politica, tant’è che si registra sempre l’unanimità nella scelta delle cariche.
Peraltro, se avessero dovuto valutare i risultati dei dieci anni dell’amministrazione Falcomatà, non avrebbero potuto omettere di evidenziare lo stato comatoso in cui versa la città, con i dati economici e sociali drammatici che stanno determinando il progressivo fuggi fuggi dei nostri giovani e l’inesorabile continua chiusura di tantissime attività imprenditoriali.
Circostanze che hanno fatto precipitare Reggio agli ultimi posti di tutte le classifiche sulla qualità della vita.
Inoltre, è evidente come il povero Segretario del PD abbia ricevuto fuorvianti imbeccate inneggianti alla trasformazione in atto della città, divenuta, secondo i suoi suggeritori, un paradiso terrestre unico al mondo, mentre avrebbe fatto meglio a perdurare nell’imbarazzato silenzio che ha caratterizzato la sua segreteria.
“Ciò che afferma il segretario provinciale del PD, in relazione alla nomina di Falcomatà all’Anci (di cui abbiamo già chiarito come non abbia alcun particolare merito), spinge a chiedersi se siamo su scherzi a parte oppure in un nuovo programma comico. Quando descrive lo stato del Comune di Reggio al momento della prima elezione dell’attuale sindaco, dimentica di dire che erano appena terminati 18 mesi di commissariamento che hanno azzerato tutti i servizi, gli appalti ed i percorsi di sviluppo e programmazione del periodo”. Lo afferma in una nota il Dott. Saverio Laganà Vice Coordinatore Città Metropolitana RC.
“La città dopo un decennio di benessere, vivibilità e grandi aspettative per il futuro, era piombata nel vuoto più totale, che questo centrosinistra in 10 anni non è riuscito a colmare. Al contrario si sono sviluppate una serie di criticità in tutti i settori amministrativi che hanno ottenuto un solo risultato di fatto: l’ultimo o penultimo posto in tutte le classifiche nazionali della qualità di vita e vivibilità delle città Italiane. Si continua con il solito refrain del “comune sciolto per mafia”, (in verità è stato sciolto “per contiguità mafiosa”, termine giuridico coniato per l’occasione e mai più utilizzato) cosa non vera ed il tempo ed i processi lo hanno ampiamente dimostrato. Per quanto riguarda le casse comunali, allora con un disavanzo di 118 milioni di euro, erano sicuramente messe meglio di oggi che sembra ci sia un disavanzo di qualche centinaio di milioni in più”.
“Ma nonostante ci siano tutte queste imprecisioni, la cosa che diventa ormai insopportabile è il pensiero da “quale pulpito venga la predica”. Infatti il segretario del PD non si capisce se sa e faccia finta di non sapere o se non capisce o faccia finta di non capire che il suo sindaco, quello nominato dall’Anci nazionale, è la stessa persona che nelle vesti del suo ruolo, ha proposto ed approvato un codice etico che nel momento in cui avrebbe dovuto metterlo in pratica e, quindi, dimettersi non ci ha pensato più di tanto a disattenderlo. E’ la stessa persona che continua a vessare i cittadini, oltre che con appellativi inaccettabili, anche con esose tasse e tributi, le più alte d’Italia, volute dai commissari e mai revocate, disattendendo un piano di rientro oculato proposto dalla precedente amministrazione”.
“Ma vi è di più, ultimamente si sono inventati delle multe con il foto-red che sembra siano diventate inesigibili e quindi fonte di ulteriore esborso per le casse comunali per affrontare gli inevitabili ricorsi. Considerazioni, quelle esposte, che riteniamo il segretario del PD avesse dovuto tenere nel dovuto conto prima di esporsi in questa gratuita, quanto inopportuna, serie di auguri, congratulazioni e felicitazioni varie. Infatti come se non bastassero tutti i danni arrecati alla nostra città da parte di questa amministrazione, ci sono da aggiungere le ultime chicche: l’incomprensibile guerra dichiarata da parte del primo cittadino all’Università per stranieri, l’assenza totale dal tavolo decisionale della sanità cittadina, nonostante le innumerevoli criticità del settore e, infine, il l’abnorme dispendio di risorse economiche per gli addobbi natalizi a fronte del mancato utilizzo di somme dedicate alla sanità ed ai servizi sociali”.
“Per tutto questo diremmo che il segretario provinciale del PD, bene avrebbe fatto a congratularsi con il suo sindaco senza insultare ed offendere chi negli anni ha avuto un solo obiettivo, quello di produrre un Modello di città vivibile, lavorando per risalire ogni anno qualche posizione delle classifiche nazionali, frutto di una Politica seria dedicata al rilancio delle condizioni sociali, culturali ed economiche della propria Comunità”.