Da diversi giorni si diffondono voci relative ad una manovra economica aggiuntiva, che il presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi, ritiene assolutamente deleteria per il settore farmaceutico. “Noi abbiamo gia’ dato. Nell’ultima manovra i sacrifici per il settore sono costati 800 milioni in meno nel nostro bancomat”dice il presidente, ed “La situazione di crisi economica vissuta dal Paese – aggiunge Scaccabarozzi – rischia di aprire una spirale di manovre correttive, dobbiamo cercare di uscire da questa fase negativa. E’ corretto risanare la finanza pubblica, ma e’ anche corretto rilanciare la crescita, altrimenti e’ una processo da cui non usciamo. Noi siamo il settore industriale – prosegue – che rappresenta la crescita e l’export. E siamo anche grandi contributori della finanza pubblica. Abbiamo bisogno – sottolinea – di un quadro normativo fatto di regole certe e stabili, di tempi di pagamento accettabili e di misure che ci consentano di progettare piani industriali di sviluppo”. Secondo Scaccabarozzi ci sono gia’ esempi virtuosi di aziende italiane che stanno investendo. Anche in un periodo di crisi economica, “le aziende farmaceutiche non sono state ferme. Basta guardare – osserva – il lavoro fatto nelle biotecnologie dalla Eli Lilly a Sesto Fiorentino. Oppure dalla Janssen a Latina, e il nuovo impianto della Chiesi che partira’ tra poco”.
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