E’ arrivata questa mattina alle 10.30 all’aeroporto militare di Ciampino con un C130 dell’aeronautica militare, la salma del carabiniere scelto Manuele Braj, caduto nelle terre afghane. A rendere gli onori militari sulla pista un picchetto interforze mentre la bara, avvolta nel tricolore, è stata fatta scendere dall’aereo a spalla dai commilitoni del carabiniere ucciso e, davanti al picchetto d’onore, c’é stata la benedizione da parte del cappellano militare del comando generale dell’Arma, Mons. Ugo Borlenghi e l’omaggio del presidente del Senato Schifani che ha sostato davanti al feretro. Subito dopo, sotto un sole cocente, il mesto corteo fino al carro funebre. Un dolore composto quello dei familiari di Braj, dalla moglie Federica con in braccio il figlioletto Manuel, ai genitori Santo ed Annamaria. Poi, alle 10.50, il carro funebre ha lasciato l’aeroporto diretto all’istituto di medicina legale
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