Olimpiadi. Show a Londra. La regina come ‘Bond girl’

Bradley Wiggins in maglia gialla che suona la campana,la regina Elisabetta in missione olimpica con James Bond, Mr.Bean combina guai. Humour inglese ed effetti speciali griffati dal premio Oscar Danny Boyle nella cerimonia d’apertura delle Olimpiadi di Londra.

Ma nella serata, senza pioggia, che dà inizio ai Giochic’è anche spazio per il lutto di Israele in omaggio alle vittime di Monaco ’72e per il gran finale tutto a sorpresa: nessun nome roboante, ma sette giovani tedofori che accendono la fiamma olimpica. Le stelle britanniche sono state accontentate prima.

E’ stato il primo ‘re’ inglese del Tour de France, il 32enne Wiggins, a dare ufficialmente inizio allo show suonando un rintocco dell’enorme campana armonica, la più grande del mondo, piazzata all’interno dell’Olympic Park. Lo spettacolo si è sviluppato in un’ambientazione tipicamente ‘british’.

La lettura di un passaggio di ‘La Tempesta’ di Shakespeare ha dato il ‘la’ alle celebrazioni della Gran Bretagnae del suo ruolo chiave nella rivoluzione industriale. Poi l’effetto speciale, solo in parte preannunciato: Daniel Craig nei panni di James Bond e la Regina Elisabetta che interpreta se stessa. Sullo schermo partono le immagini dello ‘special movie’ realizzato per l’occasione: lo 007 Craig parte da Buckingham Palace con la regina in elicottero e la missione speciale termina all’Olympic Park.

La ‘strana coppia’ si cala con il paracadute sulle note della celebre colonna sonora dei film della saga e la regina Elisabetta, sostituita per l’ultima parte del filmato da una controfigura, fa il suo ingresso nel parco autorità dello stadio.

C’è spazio per una celebrazione del Servizio sanitario nazionale che s’intreccia con i classici della letteratura come Mary Poppins e Harry Potter (l’autrice Jk Rowling ha letto il paragrafo iniziale di Peter Pan). Arriva anche il momento della comicità con Mr.Bean-Rowan Atkinson che reinterpreta ‘Momenti di gloria’.

Poi lo show si trasforma in una vera e propria discoteca che parte dalla swinging London e arriva ai giorni nostri: dai Beatles ai Rolling Stones, dai Clash ai Sex Pistols da David Bowie ai Blur attraversando cinquant’anni di musica inglese. Attimi di stordimento, ma a richiamare l’attenzione del pubblico è l’immagine proiettata sullo schermo dello ‘spice-boy’ David Beckham, accompagnata da un’ovazione del pubblico, che a bordo di un motoscafo taglia in due il Tamigi impugnando la torcia olimpica.

Il lungo viaggio nella cultura inglese termina più o meno qui, poi inizia lasfilata degli atleti: apre la Grecia patria dell’olimpismo e chiude la Gran Bretagna. In mezzo c’è il ricordo di Israele per le vittime di Monaco ’72, un fazzolettino nero nel taschino della giacca quasi a sfidare il rigido protocollo del Cio, subito dopo l’Italia con la portabandiera Valentina Vezzali.

Sulle note di ‘Heroes’ di David Bowie sfila la delegazione della Gran Bretagna accolta da un boato. Ma la vera sorpresa, dopo il discorso di Rogge, la dichiarazione di apertura dei Giochi da parte della regina e Paul McCartney che canta ‘Hey Jude’, arriva nel finale e coglie di sorpresa anche i ‘bookmakers’. Non c’è un solo, ultimo tedoforo al quale è dato l’onore di accendere la fiamma olimpica ma ben 7 giovani atleti britannici. Ciascuno di loro ha portato una fiaccola contribuendo così ad accendere il tripode. Lo slogan ‘Inspire a Generation’ è onorato. (Adn)

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