In seguito al gran numero di immolazioni avvenute in tibet, le autorità cinesi, hanno imposto in diverse zone il divieto di vendita di liquidi infiammabili. Oltre a impedire la vendita delle sostanze infiammabili, in alcune zone le autorità hanno tagliato le linee internet e telefoniche, hanno vietato la vendita di nuove sim card per cellulari in diversi negozi ed inoltre hanno segnalato la chiusura di alcuni punti di internet cafè. Le autorità, prosegue il Centro tibetano per i diritti umani, hanno vietato la vendita di benzina nelle città e nei villaggi della regione di Sanghu dove, solo dal 20 al 26 ottobre, cinque tibetani si sono dati fuoco, perdendo tutti la vita. La polizia ha iniziato anche a confiscare le bottiglie d'acqua vuote e altri contenitori di plastica per paura che possano essere utilizzati per comprare e conservare liquidi infiammabili.