In America i seggi chiuderanno in orari diversi a seconda dei fusi orari nei vari stati. I primi a chiudere saranno i seggi di Georgia, South Carolina, Vermont e Virginia, che si fermeranno alle 19 di New York (l'una di notte in Italia). Anche Indiana e Kentucky seguiranno lo stesso orario, nonostante alcune aree dei due stati fermeranno le operazioni di voto già alle 18 locali, mezzanotte in Italia. I risultati più importanti della serata arriveranno dopo le 19.30 (l'una e mezza di notte in Italia), quando chiuderanno i seggi dell’Ohio, lo Stato che probabilmente deciderà l`elezione. Alla stessa ora si fermerà anche il voto di North Carolina e West Virginia. Alle 20 (le due di notte in Italia) chiuderanno i seggi di venti stati, fra cui Florida, New Hampshire e Pennsylvania, altri tre importanti swing states. Alle 21 (le tre di notte italiane), sarà il turno di New York e di Wisconsin, Arizona, Colorado e New Mexico, quattro stati fondamentali per la vittoria finale. I seggi di Iowa e Nevada, gli ultimi swing states, chiuderanno alle 22 (le quattro della mattina in Italia). I seggi della costa ovest – California, Idaho, Oregon e Washington – chiuderanno alle 23 (le cinque italiane) insieme a quelli delle Hawaii. All'una di notte (le sette della mattina italiana), chiuderanno gli ultimi seggi dell’Alaska.
Ufficialmente si voterà solo il martedì, ma in realtà il 6 novembre rappresenta il termine ultimo per votare. In molti stati a stelle e strisce, infatti, si può votare da settimane. In North Carolina è possibile votare dal 7 settembre. Alle elezioni di quattro anni fa 40 milioni di americani votarono prima del tempo. Quest’anno il numero dovrebbe essere maggiore. Oltre al voto tradizionale si potrà votare per posta ed elettronicamente. Il voto elettronico ha suscitato polemiche in Ohio e Colorado, dove le voting machine sono fornite da Hart Intercivic, azienda legata all’attività imprenditoriale della famiglia di Mitt Romney. Secondo un’indagine commissionata dallo stato dell’Ohio in seguito alle elezioni del 2004, quando George W. Bush ottenne contro ogni previsione più voti di John Kerry, le macchinette sarebbero poco affidabili e facilmente manomettibili. Se davvero le macchine Hart Intercivic non funzionassero correttamente, potrebbero decidere il destino degli Stati Uniti. L'Ohio, il secondo stato, dopo la Florida, per numero di grandi elettori, è fondamentale. La sua scelta ha quasi sempre rispecchiato l’esito delle elezioni: dal 1904, solo in due occasioni su 27 non ha puntato all’uomo 'giusto', votando per i repubblicani Thomas Dewey (1944) e Richard Nixon (1960) contro i democratici Franklin Delano Roosevelt e John F. Kennedy.