“L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro e non sui licenziamenti facili. Il ddl Fornero vuole abrogare uno dei capisaldi dello Statuto dei lavoratori conquistato con quarant’anni di lotte, quell’articolo 18 della legge 300 che offre tutele di rango costituzionale. Per questo l’Idv non voterà questo vero e proprio editto del Governo contro i lavoratori”. Lo ha detto nel suo intervento in Aula il senatore Elio Lannutti, Capogruppo dell’Italia dei Valori in Commissione Finanze. “I bollettini dei maggiori istituti di statistica nazionali ed europei – ha aggiunto – forniscono il quadro tragico di un Paese in ginocchio: la disoccupazione giovanile sfiora il 36%, al Sud 23 famiglie su 100 sono povere, la pressione fiscale è a livelli spaventosi, gli stipendi medi italiani sono tra i più bassi d’Europa e dal 2008 il potere d’acquisto è crollato vertiginosamente. L’unica ricetta da liberalismo d’accatto che i tecnici sanno trovare è quella di smantellare le garanzie che danno dignità al lavoro: lo stesso Ministro Fornero ha ammesso che la sua riforma avrà la finalità di rendere più facili i licenziamenti, mentre firmava la proroga del collezionista di poltrone Mastrapasqua all’Inps e del re dei conflitti di interesse De Felice all’Inail. L’Esecutivo del professor Monti penalizza le fasce sociali più deboli e si scaglia contro i lavoratori onesti, mentre esenta le fondazioni bancarie dall’Imu e approva sanatorie per l’abuso di diritto dei banchieri. Questa riforma – ha concluso Lannutti – di fatto impedirà la ripresa del mondo produttivo, è l’ennesimo provvedimento scritto sotto dittatura dei poteri forti”.
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