“E’ un fatto vergognoso e sconcertante. Perché Nicola Mancino e altre persone sì e Giovanni Conso no? In questo modo si azzera la credibilità della Procura di Palermo. Conso è stato colui che non ha prorogato il 41bis ai mafiosi in carcere. Se c’è stato un disegno politico, come mai colui che lo avrebbe attuato viene escluso dal giudizio? Invece si processano altri e si allungano ombre su chi non ha alcuna responsabilità. Ad esempio Silvio Berlusconi e Dell’Utri non c’entrano niente con la presunta trattativa Stato-mafia, che sarebbe avvenuta nel biennio 93-94 con i governi Amato e Ciampi e con Scalfaro gran cerimoniere di questa vicenda. E’ su di loro che bisogna puntare l’attenzione e non su altri. Ma in tutta questa vicenda traspare anche un altro dato, e cioè che la Commissione Antimafia non ha funzionato a dovere. Il Pdl per questo si è fatto carico di un’iniziativa importante, e cioè la richiesta di istituire una Commissione d’inchiesta per far emergere la verità ed individuare le effettive responsabilità sulla presunta trattativa Stato-mafia. Sono convinto che occorra ricorrere ad un simile strumento, per fare chiarezza su quegli anni e per capire chi si rese protagonista di quella vergognosa resa dello Stato davanti alla mafia”.Lo ha dichiarato il presidente del gruppo Pdl al Senato Maurizio Gasparri
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