Utilizzavano centinaia di lavoratori, formalmente assunti da altre società compiacenti che non pagavano né contributi né imposte, per adempiere alle commesse che si aggiudicavano in tutto il nord Italia a prezzi naturalmente molto competitivi. La maxi frode contributiva e fiscale, scoperta dagli uomini della Guardia di Finanza di Gallarate, ha consentito di denunciare 11 imprenditori, individuare oltre 1400 lavoratori irregolari, scoprire un’evasione per 23 milioni di euro e sequestrare agli imprenditori responsabili della frode beni per oltre 4 milioni di euro.
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