Tre minorenni di Catania si sono spacciati per falsi agenti della Polizia Postale, minacciando e offendendo alcuni utenti di Skype. Lo scherzo è iniziato quando i tre ragazzi hanno iniziato attraverso Skype a spacciarsi tra di loro come agenti della polizia, in forza al compartimento della polizia postale e delle comunicazioni di Roma. Poi però hanno deciso di alzare il livello e di aprire una comunicazione con un’altra persona, del tutto estranea, alla quale hanno detto di essere poliziotti e di aver ricevuto l’incarico dal comando generale della Postale di indagare in rete per individuare soggetti coinvolti nei reati di detenzione, cessione e divulgazione di materiale pedopornografico. Vista la reticenza e lo scetticismo del malcapitato cittadino, i tre ragazzini sono passati alle offese e alle minacce. Lo scherzo è finito quando la segnalazione dell’utente inviata alla vera polizia postale, con tanto di stampata delle conversazioni, ha consentito di rintracciare e individuare i tre. Quando i poliziotti si sono presentati a casa del ragazzo che aveva messo a disposizione il computer, la madre non ha potuto che dirsi stupita e chiedere scusa.
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