Ilva: operai tornano a lavoro. Sindacati: nuova mobilitazione il 2 agosto

Sciopero, proteste e blocchi della città. E’ l’odissea di cui si sono resi protagonisti gli operai dell’Ilva, dopo il provvedimento di sequestro disposto per lo stabilimento di Taranto. Ma già alle 7 di questa mattina, i lavoratori dell’Ilva di Taranto sono rientrati al lavoro. Ieri i magistrati hanno spiegato che il provvedimento del gip, con il quale si dispone il sequestro di alcuni impianti e che di fatto determinerebbe il blocco della produzione, è stato notificato ma non eseguito. Il provvedimento è inserito nell’ambito dell’inchiesta sull’inquinamento ambientale. Ora si attende l’esito del ricorso dell’azienda, che ieri ha ribadito la volontà di rimanere a Taranto, e la decisione del tribunale del Riesame, l’udienza è stata fissata per venerdì 3 agosto.

I presidi dei lavoratori che hanno di fatto bloccato tutta la città sono stati tutti rimossi ma la mobilitazione, hanno sottolineato i sindacati, continua e per giovedì 2 agosto è già stato proclamato uno sciopero di 24 ore con manifestazione. Tutti si dichiarano disponibili a trovare una soluzione, un modo per coniugare salute, ambiente ed occupazione, in questa direzione c’è anche il protocollo d’intesa che a livello nazionale garantisce oltre 300 milioni di euro per la riqualificazione. D’altra parte come è stato detto ieri dai magistrati per loro si tratta solo di applicare le leggi, per quanto in maniera sofferta sono decisioni senza alternativa. D’altra parte la chiusura di alcuni impianti di fatto avrebbe ripercussioni pesantissime sul siderurgico che garantisce tra diretti e indiretti oltre 20mila posti di lavoro.

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