E’ cominciata oggi, con l’arrivo dei custodi nominati dal gip, la procedura per eseguire il sequestro di 6 impianti dell’area a caldo dell’ Ilva disposto dalla magistratura giovedì scorso. I tecnici sono incaricati dal gip di “avviare le procedure tecniche per il blocco delle specifiche lavorazioni e per lo spegnimento”. I quattro custodi sono giunti all’interno del siderurgico attorno a mezzogiorno e stanno incontrando la dirigenza dell’Ilva, per stabilire le procedure di chiusura degli impianti, che richiederanno tempi lunghi. I custodi giudiziari sono stati incaricati di sovrintendere alle procedure, osservando “le prescrizioni a tutela della sicurezza e dell’incolumità pubblica e a tutela dell’integrità degli impianti”.
Intanto una delegazione di alcune decine di lavoratori dell’Ilva di Taranto è entrata nell’aula del consiglio comunale del capoluogo ionico, dove c’è la riunione dell’assemblea cittadina. Nel corso del consiglio, dovrebbero essere decise iniziative sulla delicata vicenda del siderurgico, su cui grava un provvedimento di sequestro disposto dalla magistratura tarantina e non ancora eseguito. La riunione era stata convocata per le 9 ma nell’arco di due ore si sono succedute riunioni di tutti gruppi consiliari prima e poi solo di quelli di maggioranza, per definire un documento unitario da sottoporre all’approvazione del consiglio.
L’accordo tuttavia non è stato ancora raggiunto e il documento avrà il solo appoggio della maggioranza di centro sinistra.
A Taranto tuttavia, dopo le proteste dei giorni scorsi, è ripresa la normale attività in fabbrica mantenendo solo due ore di sciopero per ogni turno e non vi è traccia dei blocchi stradali, che dopo le proteste della settimana scorsa sono stati tolti sabato. C’é inoltre attesa per eventuali decisioni che potranno scaturire da un incontro che – secondo quanto si è appreso – dovrebbe essere avvenuto in mattinata tra il procuratore generale di Lecce, Giuseppe Vignola, e rappresentanti aziendali dell’Ilva.