Ilva: Governo fa ricorso a Consulta, Monti invia i ministri a Taranto

“Partiamo dal presupposto che la tutela della salute e dell’ambiente è un valore fondamentale che anche il governo vuole perseguire e anche dal presupposto che noi rispettiamo le sentenze dei giudici. Però, alcune volte queste sentenze non sembrano proporzionate rispetto al fine legittimo che vogliono perseguire e quindi noi chiederemo alla Corte Costituzionale di verificare se non sia stato menomato un nostro potere: il potere di fare politica industriale”. E’ l’accusa lanciata contro i giudici del caso Ilva, dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà, in un’intervista al Gr1 sulla vicenda Ilva.

Per Catricalà non si corre il pericolo di uno scontro con la magistratura: “No. Noi contestiamo un singolo atto ritenendolo sproporzionato. Noi abbiamo stabilito con un decreto legge in linea con un orientamento preciso del Tribunale della Libertà di continuare le lavorazioni che non sono dannose, che non sono nocive e nel frattempo cominciare seriamente la politica di risanamento. E abbiamo stanziato centinaia di milioni proprio per questo. Questo decreto legge resterebbe privo di qualsiasi valore se l’industria dovesse smettere di lavorare, se il forno si dovesse spegnere. Sarebbe un fatto gravissimo per l’economia nazionale, sarebbe un fatto grave non solo per la Puglia ma per l’intera produzione dell’acciaio in Italia”.

In merito invece al compito dei ministri in missione a Taranto, Catricalà spiega che “loro dovranno parlare con il Presidente della Regione, con la Provincia, con il Comune. Speriamo che possano parlare anche con il Procuratore della Repubblica. E’ chiaro che dovranno parlare anche con l’Ilva. La missione è molto impo”.

E sarà una giornata di incontri fin da stamane sulla questione dello stabilimento siderurgico Ilva di Taranto dopo che il gip del Tribunale jonico Todisco ha escluso il presidente Ferrante tra i custodi giudiziali nell’ambito dell’inchiesta della Procura sul presunto inquinamento ambientale. Tra poco inizierà all’interno dell’impianto una riunione tra i sindacati dei metalmeccanici Fiom-Fim e Uilm.

Alle 11,30 è previsto una riunione degli stessi sindacati con il presidente Ferrante e il capo del personale. Al termine dovrebbero scaturire da parte dei sindacati le scelte da intraprendere tra le quali potrebbe esserci la proclamazione di uno sciopero.

Nel pomeriggio alle 16 a Bari il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola incontrerà Ferrante. Parteciperanno anche il presidente della Provincia di Taranto Giovanni Florido e il sindaco Ippazio Stefano. Vendola, Florido e Stefano incontreranno poi alle 17 i rappresentanti dei sindacati e di Confindustria. Entrambi gli incontri si svolgeranno presso la Presidenza della Regione Puglia in Lungomare Nazario Sauro.

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