Per fare cassa il governo di Mario Monti potrebbe introdurre una tassa sui cani guida per non vedenti. L’allarme è lanciato dall’Ente Nazionale Protezione Animali che, in una nota pubblica, chiede all’esecutivo tecnico di smentire alcune voci che circolano con insistenza in queste ore. “Ci auguriamo che si tratti solo di una boutade autunnale; per questo ci appelliamo all’Esecutivo affinché smentisca tale notizia”.
“Qualsiasi ipotesi di tassare gli animali o di trasformarli in un indicatore della capacità di acquisto delle famiglie italiane ci trova assolutamente contrari”, attacca l’Enpa. “Gli animali, infatti, sono esseri senzienti che non possono in alcun modo essere assimilati ai beni di lusso. Come è possibile anche solo immaginare di equiparare un cane o un gatto a uno yacht, a una macchina di grossa cilindrata o a un’abitazione di pregio?”, si chiede l’Ente di protezione animale. “La tassa su ogni animale da compagnia costituisce un abuso inaccettabile; sui cani guida per non vedenti, in particolare, rappresenterebbe una vera e propria mostruosità poiché, – conclude la nota dell’Enpa – oltre a colpire gli animali, andrebbe a danneggiare una categoria sociale estremamente vulnerabile”. Se dovesse essere confermata questa indiscrezione per il governo tecnico si tratterebbe di un clamoroso autogol perché si colpirebbero tantissimi italiani che hanno bisogno di solidarietà e di aiuto.